Stella. E’ ormai polemica aperta sul futuro dell’agriturismo “Codara” di Stella, e dei 170 animali (capre, maiali, bovini e cani) all’interno della struttura, dopo la morte del proprietario: prima la preoccupazione dell’Enpa per la sorte delle bestie con l’intervento di un allevatore esterno, in seguito la secca risposta della figliastra dell’ex titolare che ha smentito quanto riportato dall’associazione animalista, parlando di “intrusione” dell’Enpa in una questione privata e familiare e che gli animali non sono mai stati abbandonati.
Ma l’Enpa non ci sta rispetto alle parole della donna e ha ribadito la sua posizione e la propria azione rispetto all’agriturismo e agli animali stessi: “I volontari dell’Enpa respingono sdegnati le accuse di Daniela Marenco e confermano di aver contattato, dopo essere venuti a conoscenza dell’appello della vedova, una persona della zona che, a sua volta si è messa in contatto con la moglie del proprietario deceduto, e si è recata all’agriturismo per assistere gli animali”.
“Una persona che continua ad andare ad accudire gli animali, ed è disponibile a dimostrarlo in qualsiasi sede. La nostra è stata una azione per amore degli animali, e ci sono allevatori e privati che, dopo aver letto gli appelli, hanno manifestato l’intenzione di portare aiuto agli animali abbandonati nella struttura” aggiunge ancora l’Enpa.
“Certamente è vero che i volontari dell’Enpa non si sono presentati direttamente, ma forse la donna non sa che sono pochissimi ed in continua emergenza per soccorrere e curare gatti liberi ed animali selvatici feriti e malati e non meritano i toni ed i modi che ha avuto nei loro confronti nella telefonata di ieri sera” conclude l’associazione animalista savonese.