Cairo Montenotte. “È necessaria qualche precisazione e bisogna fare chiarezza su quanto raccontato dalla signora Anna che cercava disperatamente aiuto per i suoi cuccioli”. Inizia così la nota con cui la Protezione Animali savonese entra nel merito della vicenda riguardante Anna, la donna di Cairo Montenotte che per esigenze lavorative non era più in grado di prendersi cura dei suoi due cani e perciò cercava una famiglia a cui affidarli.
“La signora Anna afferma di aver ricevuto risposta negativa alla sua richiesta d’aiuto da parte dei canili in zona – spiegano da Enpa – E’ giusto che si sappia che i canili non possono accogliere cani di privati che se ne vogliono liberare. Il canile ha una funzione di ricovero per cani abbandonati e vaganti sul territorio o per chi, in caso di malattia o morte, senza eredi, non avesse più una casa.
Ogni persona deve essere responsabile dei propri animali ed esserlo significa soprattutto sterilizzare e impedire la nascita di cuccioli. Solo così si fermerà la piaga del randagismo. Questi due cuccioli non sono nati sicuramente sotto ad un cavolo, la signora Anna ha sicuramente una femmina che avrebbe dovuto sterilizzare a suo tempo e che ci auguriamo provveda farlo al più presto”.
“I volontari ogni giorno, hanno richieste d’aiuto per la sistemazione di cucciolate o di cani che sono diventati un peso per le famiglie. Vi chiediamo di essere più responsabili sterilizzando e altrettanto responsabili al momento di adottare. Un cane è un impegno che dura nel tempo e le persone non possono poi pretendere che qualcuno risolva i loro problemi”.
Al di là di questi aspetti, la vicenda di Anna si è chiusa positivamente: “Apprendiamo con piacere e con gioia che i due cuccioli della signora Anna hanno trovato adozione e ci auguriamo che non ci si debba più trovare in situazioni come questa”.