Critica

Zuccarello, la minoranza contro Paliotto: “Progetti di basso spessore, troppe criticità e mancano sogni”

L'invito al sindaco è quello di "spogliarsi del burocratese istituzionale ed osare, anche a costo di sbagliare"

info point zuccarello

Zuccarello. “A due anni e poco più dalle elezioni comunali è giusto fare un bilancio sull’operato di questa amministrazione. È doveroso perché, a nostro avviso, i cittadini, unici garanti della cosa pubblica, hanno il dovere di capire se chi li governa è nelle condizioni politiche di programmare e promuovere azioni a beneficio della comunità, oppure no. Scusateci la franchezza ma noi di ‘Progetto Altra Zuccarello’ pensiamo proprio di no”. E’ la critica che arriva da Giuliano Ratti del gruppo di opposizione “Progetto Altra Zuccarello”, a due anni dall’insediamento della nuova amministrazione capeggiata dal sindaco Claudio Paliotto.

“Non lo diciamo per ‘partito preso’ o perché il ruolo ce lo impone – puntualizza Ratti – ci viene spontaneo così, come a tanti cittadini che hanno sotto gli occhi quotidianamente la vita del borgo. In questi due anni di progettualità amministrativa di basso spessore si sono susseguite una serie di criticità che hanno portato troppe attività commerciali a chiudere o a ridimensionare le loro aspettative. Due ristoranti, un agriturismo, una macelleria, un parrucchiere, un negozio di alimentari sono gli esempi più significativi che danno la misura dell’incapacità di leggere la situazione da parte di chi ha il dovere di mettere in campo ogni sforzo per garantire la sopravvivenza del borgo nel suo complesso. Così come appare stagnante il comparto agricolo dove sempre più terreni sono lasciati in abbandono e le attività che ancora resistono sono costrette a fronteggiare il mercato della grande distribuzione sempre più sole. Come non bastasse, le istituzioni, anche quelle locali, sono pronte ad inasprire gli aspetti burocratici invece di adoperasi per promuovere l’accesso a bandi mirati allo sviluppo delle specificità ancora vive dei nostri territori”.

“Sicuramente ci risponderete che la crisi (panacea di tutti mali) ha contribuito a tutto ciò – prosegue Ratti – Sì, in parte anche la crisi ha le sue responsabilità, ma noi pensiamo che aver rincorso argomenti ‘di facciata’ per il solo gusto ‘mediatico’ di apparire ha distolto lo sguardo dei nostri amministratori dai veri problemi del borgo. Un esempio eclatante è l’Info Point che in questi anni ha condotto un servizio ‘balbettante’ e pessimo senza uno scopo preciso, così come il suo accanito sostenitore, ormai passato a gestioni più altisonanti (sich!) che pur di apparire, ha preso soldi pubblici senza sapere cosa farne”.

“E che dire – insiste il consigliere di opposizione – del castello costato un milione di euro di soldi pubblici che, a detta dei nostri amministratori (presenti e passati), avrebbe favorevolmente risolto il problema delle presenze turistiche. Le uniche presenze nel castello sono i gechi e i topi, forse il fantasma di Ilaria. Nulla, neppure una manifestazione nel castello, anche solo per giustificare tutti quei soldi, in compenso però altri 60.000 euro per illuminare il cammino ai daini. Complimentoni”.

“Permetteteci di ricordarvi alcuni stralci del nostro programma in merito al turismo, magari non avremmo risolto il problema, ma almeno qualcosa su cui studiare, progettare anche insieme ai cittadini c’era: forme di ‘Turismo Sociale’ – vacanza gratis in cambio di lavoro socialmente utile (vedi Info Point); alberghi diffusi con coinvolgimento in prima persona dei cittadini; valorizzazione in tutto il mondo grazie al web di produzioni tipiche di enogastronomia e artigianato; museo storico di Zuccarello dove mostrare le ‘radici’ di un passato glorioso; appuntamenti culturali specifici con relatori di ‘spessore’; ‘borgo a dimensione di bambino’ anche con il supporto degli animali”.

“Sul vostro operato abbiamo già espresso in una precedente analisi le lacune e le debolezze che vi perseguitano, sono sempre le stesse: mancate di progettualità, di sogni da condividere con i cittadini (fatelo almeno con i vostri elettori); quindi spogliatevi di quel burocratese istituzionale che appartiene ai tecnici (giustamente) che vi circondano e vi aiutano (troppo) e indossate le ‘armature’ della Politica capace di osare anche a costo di sbagliare” conclude.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.