Niente soldi?

Sostegno alla vigilanza delle spiagge finalesi, Simonetti attacca: “E’ un bluff del Comune”

Il consigliere comunale di minoranza fa notare che "non esiste alcun atto amministrativo sull'argomento" nonostante gli annunci dell'assessore Guzzi

Finale Ligure Veduta

Finale Ligure. “Il sostegno alla vigilanza delle spiaggie è un bluff: infatti in Comune non è stata individuata la copertura di spesa per la vigilanza. In altre parole o è un debito fuori bilancio o è una promessa campata in aria e i bagni marini dovranno pagarsi l’intera cifra di 18.000 euro”. A lanciare la “bomba” è il consigliere comunale della lista civica PerFinale Simona Simonetti che accusa l’assessore Guzzi di aver annunciato un servizio che invece non avrà nessun sostegno da parte dell’amministrazione finalese.

“Un ente pubblico come il Comune agisce attraverso gli atti amministrativi. Sulla vigilanza attualmente non esiste alcun atto: nè l’individuazione del capitolo di spesa con cui finanziare l’impegno, nè una delibera di giunta che dichiari l’intento dell’amministrazione. Nemmeno la richiesta di due capitolati di spesa, fortemente consigliata dall’ANAC (le linee guida per l’anticorruzione) per appalti sotto i 40.000 euro. Nulla. Nonostante l’assessore Guzzi abbia dichiarato che che hanno deciso già da due mesi, sull’argomento non è stato fatto alcun atto concreto: solo chiacchere da bar” attacca Simonetti.

“L’amministrazione Frascherelli dimostra, ancora una volta, la propria superficialità rilasciando dichiarazioni che non corrispondono ad azioni reali. Inoltre questa vicenda è stata mal gestita non solo nel metodo ma anche nel merito. La vigilanza privata non avrà ‘potere di allontanare i venditori abusivi nè tantomeno identificare o sequestrare la merce’ come correttamente dichiarato nella proposta di contratto della ditta che effettua la sorveglianza. Il servizio sarà svolto dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. Sei ora al giorno in orari prestabiliti che permetteranno facilmente di eludere i controlli. Crediamo che la sicurezza debba essere gestita dalla forze dell’ordine, che hanno le competenze e l’autorità per applicare la legge. Le forze dell’ordine che possono risalire la catena della contraffazione punendo gli sfruttatori e che saprebbero applicare la legge con il giusto equilibrio senza limitarsi all’intimidazione nei confronti dei più deboli” aggiunge il consigliere di PerFinale.

“Il Comune avrebbe dovuto agire più saggiamente: investendo i 18.000 del servizio in questione assumendo due vigili stagionali dedicati alla lotta all’abusivismo che potevano lavorare in coordinamento con le forze dell’ordine esercitando un’azione ben più incisiva e completa. Non una azione intimidatoria, basata sull’uso di una divisa e il possesso di un’arma ma una reale azione di pubblica sicurezza” conclude Simonetti.

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