Chiarezza

Regione, De Vincenzi (Pd): “Manca un’idea organica sulla sanità a ponente”

"Servono subito risposte su Pietra, Albenga, Savona e Cairo”

palazzo regione

Regione. “Manca un’idea organica sulla sanità del ponente ligure”. Questo il parere del consigliere regionale del Pd Luigi De Vincenzi, che nota: “La giunta regionale, nonostante le promesse e qualche timido segnale positivo (ottenuto soltanto grazia alla battaglia portata avanti dall’opposizione) dopo due anni di governo non è ancora stata capace di fornire una programmazione di lungo periodo sul versante sanitario”.

“E se abbiamo accolto con soddisfazione l’approvazione dell’ordine del giorno congiunto presentato da me e Vaccarezza (e sostenuto da 54 Comuni ponentini) per il mantenimento del Dea di secondo livello al Santa Corona di Pietra Ligure con ampliamento all’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga, siamo però preoccupati per gli organici del nosocomio stesso. I medici che vanno via non vengono sostituiti e lo stesso vale per i primari, ne sono un esempio i reparti di cardiologia, urologia e pronto soccorso, ma la lista, purtroppo, potrebbe essere più lunga. E questo uno dei due Dea di secondo livello della regione non se lo può certo permettere. Il risultato di questa situazione di sofferenza è: meno servizi, più disagi e lunghe liste d’attesa”.

“Ma non è tutto. Bisogna ancora risolvere il problema dell’Ortoprotesi di Albenga, che era un’eccellenza e adesso è ferma da oltre un anno, con il personale a spasso e le strutture dell’indotto che stanno fallendo; ed è fondamentale che il nosocomio di Cairo Montenotte diventi un ospedale di area critica. Infine bisogna risolvere i tanti problemi del San Paolo di Savona. Insomma, come si dice in questi casi: è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, visto che di interventi, per ora, ne abbiamo visti davvero pochi”.

Aggiunge De Vincenzi: “Il quadro è complesso e non viene affrontato globalmente e un altro esempio di questa situazione è il progetto del nuovo Santa Corona, oggi ancora fermo nonostante il protocollo d’intesa sia stato firmato due anni fa. Siamo preoccupati anche che il progetto di privatizzazione sanitaria che la Giunta regionale intende portare avanti non dia le risposte di cui il territorio ha bisogno e, in questo caso, crediamo sia importante riprendere il confronto con i sindaci. A ponente, come nel resto della regione, serve un disegno organico sulla sanità, che possa dare risposte ai cittadini e che consenta agli operatori di lavorare in condizioni ottimali. Solo così si potrà garantire un servizio efficiente”.

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