Distanze

Profughi a Tovo, gli abitanti di via Giorni: “Solidarietà al sindaco ma vogliamo rassicurazioni”

"Prefettura e cooperativa si attivino perché il soggiorno di questi ragazzi sia senza disagi all'ordine pubblico ed alla nostra vita quotidiana"

Tovo Incontro Profughi

Tovo San Giacomo. Solidarietà al sindaco, ma anche rassicurazioni affinché il soggiorno dei “ragazzi” avvenga nel modo più tranquillo possibile. A chiederlo sono alcuni residenti di via Giorni Santarò a Tovo San Giacomo, dove nei prossimi giorni dovrebbe essere allestito un Centro di Accoglienza Straordinario che accoglierà diversi profughi.

L’intervento dei residenti arriva due giorni dopo l’incontro tra l’amministrazione comunale di Tovo San Giacomo guidata dal sindaco Alessandro Oddo ed i residenti della via. Un incontro che definire rovente è forse riduttivo, con il primo cittadino ricoperto di insulti da alcuni “facinorosi” e una tensione più che palpabile.

A distanza di due giorni dall’assemblea, i residenti di via Giorni Santarò hanno deciso di scrivere ad IVG.it per esprimere la loro opinione in merito a quanto accaduto lunedì sera: “Vogliamo prima di tutto dissociarci dalle parole che qualche nostro vicino ha rivolto al sindaco. Siamo distanti da questo modo di comportarsi e di mortificare pubblicamente una persona. Siamo anche noi arrabbiati, ma mai ci sogneremo di affermare quanto detto lunedì sera al sindaco Oddo a cui va la nostra stima e solidarietà”.

“Sappiamo che l’apertura di questo centro di accoglienza dipende dalla prefettura e che il sindaco ed il nostro comune non può fare nulla affinché questo non accada o almeno così abbiamo letto informandoci su Internet. A nostro parere, prendersela con il sindaco vuol dire solo non voler affrontare il problema, se così vogliamo chiamarlo, ma solo trovare una vittima su cui sfogare la rabbia. Inoltre abbiano notato che in sala erano presenti persone che non abitano nella nostra via, ma hanno partecipato lo stesso molto attivamente al dibattito scattando foto e pure ridendo”.

“Detto questo, di fronte all’arrivo dei profughi, noi vogliamo che la prefettura di Savona e la cooperativa il faggio si attivino perché il soggiorno di questi ragazzi avvenga nel modo più tranquillo possibile per la nostra via, senza crear disagi all’ordine pubblico ed alla nostra vita quotidiana. Al Comune ed al sindaco Oddo invece chiediamo che questi ragazzi siano di aiuto al nostro paese magari facendoli lavorare insieme agli operai nella manutenzione delle strade che ne hanno bisogno. Questa a nostro parere sarà la miglior risposta a chi non vuole capire o vuole solo alzare polveroni”.

“Purtroppo non lo nascondiamo ma abbiamo paura e ci auguriamo dunque che i fatti smentiscano chi invece descrive e vorrebbe scenari apocalittici”, concludono gli abitanti di via Giorni Santarò.

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