Battaglia

Petizione contro le vaccinazioni obbligatorie consegnata alla Asl 2 Savonese: raccolte oltre 600 firme fotogallery

"Contrastiamo forme e modalità delle vaccinazioni obbligatorie e chiediamo alla Asl 2 un confronto pubblico"

Savona. Una petizione contro le vaccinazioni obbligatorie: è quella consegnata questa mattina nella sede dell’Asl 2 Savonese di via Collodi da un gruppo di genitori preoccupati per le recenti decisioni del Governo in tema di vaccini obbligatori per l’infanzia. Il gruppo, nella sua richiesta di organizzare un confronto pubblico sul tema delle vaccinazioni, ha specificato di non essere contro ai vaccini, bensì di contrastare forme e modalità delle 12 vaccinazioni obbligatorie previste dalla nuova normativa: un No secco e deciso ad ogni forma di coercizione imposta dal decreto sui vaccini.

La petizione consegnata questa mattina è stata firmata da oltre 600 persone, firme raccolte nell’ambito di tre presidi organizzati da Medicina Democratica e che si sono svolti nei giorni scorsi al Prolungamento a Mare di Savona e sulla passeggiata di Vado Ligure. “Vogliamo organizzare entro la metà del mese di agosto un confronto pubblico sul tema con i massimi esperti, è vero che l’Asl 2 non è direttamente responsabile ma ha tuttavia il compito di informare la popolazione e i cittadini su un argomento molto importante per i genitori e i loro figli” afferma Maurizio Loschi di Medicina Democratica.

I firmatari della petizione hanno allegato al loro messaggio una lettera scritta dal dottor Ireo Bono, che spiega quali sono le perplessità connesse all’obbligo di fare dodici vaccini per i bambini: “Le modalità e la rapidità con cui questo governo ha deciso l’obbligo di 12 vaccini nell’infanzia, senza alcuna emergenza in corso, ignorando l’art.32 della Costituzione (La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto alla persona), mi induce a pensare che tale decisione sia stata presa non per garantire la salute dei cittadini, ma come scelta politica, come mezzo di lotta contro il M5S e come merito da vantare per acquisire le sede vacante dell’EMA (European Medicines Agency), l’Agenzia che regola il mercato dei farmaci e dei vaccini in Europa, una delle industrie economicamente più redditizie”.

“Occorre anzitutto dire che in Italia sono stati spesso sottaciuti e sottostimati i danni prodotti da vaccini, per esempio da vaccini contenenti tiomersale, da vaccini esavalenti, da quelli della pertosse e del MPR (Morbillo-Parotite-Rosolia) e perfino dal vaccino antipolio Sabin che pur avendo avuto grandi meriti è stato responsabile degli ultimi casi di poliomielite in Italia e oggi è proibito e sostituito dal Salk, con virus uccisi. Non è un segno di democrazia, ma piuttosto di volontà d’intimidazione, la radiazione di medici, ed in particolare di un medico come Dario Miedico, appartenente a Medicina Democratica, specialista in medicina del lavoro e medicina legale, consulente delle famiglie vittime di vaccini nelle cause contro lo Stato. Ed a questo proposito, è importante la recente sentenza della Corte Europea che preoccupa il Presidente del Ministero della Sanità, Walter Ricciardi, perché stabilisce che non è necessaria la prova per stabilire il nesso vaccino-malattia, ma indizi sufficienti” prosegue la lettera.

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“E per quanto riguarda la scientificità dell’obbligo di 12 vaccini, obbligo che non esiste in alcun paese nel mondo, se è vero che i vaccini sono stati e sono un importante mezzo di lotta contro le malattie infettive è anche vero che necessitano di un uso oculato e selettivo oppure anche il Premio Nobel Luc Montagnier sbaglia ed è un ignorante quando dice che le vaccinazioni di massa sono disastrose. In quanto medico, tanto più dopo aver letto che una Commissione oncologica ha finalmente riconosciuto ai militari italiani in Kosovo, che si sono ammalati di tumori, la dipendenza della malattia per l’esposizione all’uranio impoverito e per le troppe vaccinazioni che hanno alterato il sistema immunitario, vorrei avere la certezza che l’inoculazione di 12 vaccini in lattanti in cui la formazione del sistema immunitario non è ancora giunta a termine, sia innocua”.

“C’è questa certezza? Oppure, proprio per la scienza, non occorrerebbe maggior cautela? Che dicono gli immunologi e gli oncologi? A mio parere, i genitori dei bambini che si oppongono all’obbligatorietà dei 12 vaccini sono ben documentati e giustamente preoccupati per la salute dei propri figli. Stanno conducendo una battaglia per la democrazia contro l’autoritarismo di un governo ed un ministro della Sanità in cui non hanno fiducia ed è probabile che siano dalla parte della scienza più loro, con i loro dubbi, che il ministro Lorenzin con le sue sicurezze non sostenute da prove” conclude Ireo Bono.

Giovedì 29, alle 20.30, si terrà un’assemblea aperta presso l’arena dei giardini dell’isola della gioventù di Corso Vittorio Veneto, vicino alle scuole XXV Aprile, per fare il punto della discussione parlamentare sul Decreto Legge sulle vaccinazioni e per programmare le prossime iniziative a Savona.

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