Rosso pistacchio

Nonno Giorgio, l’elmetto blu e le cose che non vedeva

"Rosso Pistacchio" è la rubrica al femminile di IVG: ogni martedì si parla di donne con Marzia Pistacchio

Rosso Pistacchio

“Rosso Pistacchio” è la rubrica di Marzia, che ama definirsi “una truccatrice struccata”. Uno spazio al femminile dal taglio volutamente “leggero” in cui parlare a 360 gradi di tutto ciò che ruota intorno alle donne. In salsa savonese, naturalmente.

Mio nonno Giorgio era un omino buffo. Era piccolo e paffuto e d’estate portava i sandali coi calzettoni e le bretelle sopra la canottiera a coste.

Mio nonno Giorgio se ne stava autorevolmente incastrato dentro una seggiolina fuxia di plastica e progettava con me l’apertura del nostro ristorante. Mi parlava di marketing, di ricerca delle materie prime e di scelta del personale, valutavamo insieme le location più adatte mentre io pestavo insieme foglie di geranio, terra e lombrichi e gliele porgevo in una tazza di Pluto, lui assaggiava serio e compito e schioccava la lingua soddisfatto. Avevo tre anni e quel nonno che mi parlava da adulta mi aveva fatto innamorare.

Mio nonno Giorgio amava le cose solide e durature: le case di cemento armato, le sedie di legno massiccio, gli uomini tutti d’un pezzo.

Mio nonno Giorgio non aveva paura di nulla ma tutti avevano paura di lui; aveva un vocione che sembrava provenire da una caverna ma con me non gridava mai. Gridava sempre, invece quando entrava nelle centrali, arrivava come un terremoto, squassando con la sua voce il povero malcapitato di turno.

Mio nonno Giorgio non aveva paura di nulla che non fosse visibile: non aveva paura delle radiazioni, non aveva paura delle centrali nucleari, non aveva paura delle onde elettromagnetiche. Entrava nelle centrali, piccolo e fiero come un Golia inferocito, protetto solo da quell’elmetto blu con il quale ho giocato mille volte.

“Che lavoro fai, nonno?”.

“Le vedi quelle due torri bianche e rosse, Zoe?”.

“Sì”.

“Quando le vedi pensa che il nonno lavora lassù”.

Mio nonno Giorgio era un omino buffo con il cuore di un Golia furioso, e se guardo le ciminiere di Vado io penso a lui che si proteggeva la testa con un elmetto ma non aveva paura delle cose che non vedeva. E le cose che non vedeva lo hanno portato via all’improvviso e non mi comprerà mai un ristorante.

“Rosso Pistacchio” è la rubrica al femminile di IVG, ogni martedì a cura di Marzia Pistacchio: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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