“Rosso Pistacchio” è la rubrica di Marzia, che ama definirsi “una truccatrice struccata”. Uno spazio al femminile dal taglio volutamente “leggero” in cui parlare a 360 gradi di tutto ciò che ruota intorno alle donne. In salsa savonese, naturalmente.
L’anno 2011 addì 6 del mese di ottobre , comandato ad una operazione di perlustrazione finalizzata al recupero del piroscafo Transylvania, affondato nelle acque antistanti l’isola di Bergeggi e comuni costieri limitrofi il 4 maggio 1917 , mi immergevo alle ore 11 con l’ausilio della strumentazione in dotazione. Alle ore 12,30 circa, quasi al termine dell’immersione, un segnale acustico rilevava la presenza di oggetti estranei all’ambiente acquatico. Comunicando con centrale operativa mi spostavo dalla mia posizione per effettuare ulteriori accertamenti. Giunto sul punto rilevato a pochi metri dalla secca scoprivo la presenza di numero un oggetto metallico ricoperto da folta vegetazione acquatica che non consentiva un immediato riconoscimento ma si rilevava distintamente una serratura a chiavistello.
3 maggio 1917 ore 21.00
Elisabeth adorata,
mai ho veduto in vita mia boccoli rossi come i vostri, vividi come il sangue, profumati di vaniglia e acqua di rose. Li sognerò ogni notte mente il beccheggio mi cullerà o la tempesta mi tormenterà. Mi sono imbarcato a Marsiglia convinto che avrei odiato questa nave e avrei odiato questa guerra, convinto che avrei dovuto sputare sudore e sangue, e invece il candore della vostra uniforme sul ponte, mia Elisabeth, ha cancellato ogni paura come un’onda sulla sabbia.
Amo questa nave perché ospita voi, amo questa guerra perché mi ha portato da voi, amerò anche il sangue se mi servirà a ricordare il vermiglio audace dei vostri boccoli che sfugge al candore accecante della vostra cuffietta.
Lo so, sono sfrontato a inviarvi questo messaggio, ma,credetemi , sono un uomo onesto che sa riconoscere in se stesso i sintomi di un amore che non porta offesa.
Il Vostro John.
3 maggio 1917 ore 23.00
Il vostro bacio al nostro primo incontro è stato il gesto più offensivo che abbia mai ricevuto. Sono membro della Crocerossa Britannica, non una sgualdrina qualsiasi.
Non scrivete più e non importunate le mie compagne per incontrarmi a meno che le vostre intenzioni non siano davvero degne del gentiluomo che dite di essere.
Beth
4 maggio 1917 ore 6.00
Sta giungendo l’alba del giorno che mi ha visto sulle vostre labbra, finalmente ricambiato. Non posso prendere sonno, non posso chiudere gli occhi perché temo l’oblio del riposo. Rimarrò vigile, invece, in attesa del nostro prossimo incontro nel quale, mia adorata, ho qualcosa di importante da chiedervi. Come uno stolto mi annuso le mani che profumano dei vostri capelli, anch’esse sono incredule di aver avuto il privilegio di entrare tra la coltre odorosa e scarlatta che tanto amo, così come le mie labbra sono folli di gioia e si chiedono l’un l’altra se è stato solo un sogno umido o se veramente hanno incontrato le vostre.
A tra poco, mia amata fiammeggiante, questa balena di acciaio che porta strumenti di morte e guerra sarà per noi la culla di un amore che non avrà mai fine. Vi aspetto alle 11 nello stesso luogo che ci ha visti amanti e folli di amore , per buttare nel blu del mare ogni remora e paura e diventare per sempre un cuore solo.
Il tuo John
“Rosso Pistacchio” è la rubrica al femminile di IVG, ogni martedì a cura di Marzia Pistacchio: clicca qui per leggere tutti gli articoli