Che fare

Caldo e afa, anche gli animali a rischio: i consigli di Enpa per evitare colpi di calore e scottature

In questi giorni l'Italia boccheggia sotto una cappa d'afa ed a soffrirne sono anche gli animali, che spesso collassano

Animali Caldo

Liguria. In questi giorni l’Italia boccheggia sotto una cappa d’afa ed a soffrirne sono anche gli animali, che spesso collassano.

“E’ accaduto in centro a Savona in via Trincee, dove un gatto è andato sul terrazzo esposto al sole, senza che la padrona, che stava uscendo per commissioni, se ne accorgesse – spiegano dalla Protezione Animali savonese – Dopo poche ore un dirimpettaio lo ha visto boccheggiare ed ha avvertito i vigili del fuoco che, assieme ai volontari della Protezione Animali pronti a prenderlo in consegna e portarlo dal veterinario, hanno iniziato le operazioni di recupero; che fortunatamente non sono state necessarie perché attraverso l’amministratore del condominio è stata rintracciata la padrona, subito rientrata, che lo ha soccorso”.

Ecco allora alcuni consigli dell’Enpa per assicurare un’estate piacevole e serena anche ai nostri amici animali: “Cani e gatti non ‘sudano’ come noi; per abbassare la loro temperatura corporea (già normalmente intorno ai 38,5 gradi), aumentano i ritmi respiratori. Pertanto gli si deve sempre garantire un luogo ombreggiato e ventilato, acqua fresca, cibo leggero e facile da digerire. Non abbandonare mai un animale dentro l’auto: in questo periodo la temperatura interna dell’abitacolo sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e può raggiungere fino a 70 gradi. Lasciarli nell’abitacolo dunque è una disattenzione che può condannarli a morte”.

“Se si dovesse notare un animale chiuso all’interno di un’automobile prestare attenzione ai sintomi di un colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata). In questi casi un intervento immediato può salvargli la vita: se non si riuscisse a rintracciare il proprietario dell’autovettura, chiamare subito le forze dell’ordine. Fino al loro arrivo, è necessario cercare di creare ombra sistemando ad esempio alcuni giornali sul parabrezza e, nel caso in cui i finestrini non dovessero essere completamente chiusi, versare dell’acqua all’interno per bagnare l’animale o farlo bere. In casi estremi è accaduto che cittadini abbiano rotto il finestrino dell’automobile per soccorrere il quattrozampe ed evitargli una morte certa”.

“In caso di ipertermia (la pelle scotta, l’animale barcolla o ha difficoltà a respirare) è necessario abbassargli la temperatura bagnandoli con acqua fresca e applicando nell’interno coscia i siberini (i contenitori quadrati che contengono acqua ghiacciata e che vengono usati per tenere bassa la temperature dei frigoriferi portatili) coperti con una busta o con del tessuto per evitare di ferire la pelle dei quattrozampe. Non costringere i cani a sforzi eccessivi. Sono assolutamente da evitare le passeggiate nelle ore più calde della giornata: oltre al colpo di calore, l’animale può scottarsi le zampe sull’asfalto arroventato. E’ consigliabile portare con sé una bottiglietta di acqua e una ciotola. Da evitare anche le gare o le attività sportive”.

Ancora: “Anche i pet sono soggetti alle scottature solari. E’ possibile proteggerli applicando una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche e sulle punte delle orecchie prima di farli uscire”.

Per quanto riguarda i pesci, l’Enpa ricorda che “obbligare questi animali a vivere in un acquario significa infliggere loro inutili sofferenze. Tuttavia, chi dovesse possedere un acquario non dovrebbe esporlo al sole diretto. E’ inoltre importante cambiare l’acqua regolarmente avendo cura di togliere le alghe che si formano. Chi avesse un laghetto in giardino deve riempirlo regolarmente per raffreddarlo e compensare l’acqua che evapora e sostituire così l’ossigeno perso. Lo stesso vale per canarini e criceti che non dovrebbero essere costretti alla cattività e che, comunque, non dovrebbero mai essere lasciati sul balcone al sole diretto; le gabbiette vanno posizionate in un luogo fresco, arieggiato e ombreggiato”.

Attenzione ai parassiti: “Meglio applicare preventivamente un antiparassitario adatto alla specie e alla taglia: alcuni prodotti per cani possono essere letali per i gatti. Per i cani è fondamentale prevenire le punture dei flebotomi (sono simili alle zanzare) che possono trasmettere la leishmaniosi. In commercio sono disponibili anche preparati a base di olio di Neem, potente disinfettante e antiparassitario, che non presenta alcuna controindicazione anche per i soggetti più sensibili. Allarme parassiti anche per i conigli e le cavie. In questo caso è necessario ispezionare attentamente ogni giorno l’animale per verificare l’eventuale presenza di uova di mosche sul pelo (infestano anche i cani), tenere pulito il luogo in cui vivono e cambiare almeno due giorni alla settimana la lettiera o il fondo”.

Infine, per i selvatici “lasciare a disposizione una ciotolina d’acqua, non profonda, ricordando di cambiarla almeno una volta al giorno, meglio se a terra; in questo periodo la fauna selvatica ha a disposizione molto cibo mentre l’acqua potrebbe rappresentare un problema. Chi ha balconi e terrazzi può creare piccole zone d ombra con le piante”.

In caso di dubbi è consigliabile consultare il proprio veterinario di fiducia.

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