Lettera al direttore

Incidenti

Autostrada, potremmo avere almeno il tratto Celle – Savona totalmente nuovo?

Interviene Paolo Forzano dopo l'incidente fra camion nel tratto autostradale Albisola - Celle

Ieri 23 giugno 2017 l’ennesimo incidente fra camion nel tratto autostradale Albisola – Celle. L’ennesimo caos. In questi mesi precedenti abbiamo visto una quantità notevole di incidenti fra camion o che coinvolgevano camion in questo breve tratto autostradale. A questi incidenti sommiamo pure quelli tra automobili e moto ma quelli dei camion provocano indubbiamente più conseguenze gravi per la mobilità. Sullo stato di questi pochi chilometri ho già scritto molte volte. Spero non totalmente invano!

Recentemente ho messo in luce che questo tratto è più pericoloso della Salerno Reggio Calabria, ormai tutta rinnovata. Ma i Calabresi hanno richiesto a gran voce di avere una strada decente! I liguri che fanno? Dormono? Mettono il tutor e si lavano le mani come Pilato? Potremmo avere almeno il tratto Celle Ligure – Savona totalmente nuovo?

Io ne scrissi 24 anni fa! Ve lo ripropongo!

l° giugno 1993, Una proposta per l’Aurelia Bis a Savona

Da tempo memorabile chi abita ad Albissola vive in una condizione di traffico drammatica. Le code da e per Savona nelle ore di punta sono una costante da decine di anni, in qualsiasi stagione, con aggravamenti duranti i week-ends e durante l’estate. Inoltre il traffico di camions dal porto all’autostrada scorre in buona parte attraverso Albissola e questo aggrava la situazione e rende l’aria particolarmente irrespirabile. Questa zona e’ stata riconosciuta come la zona a traffico piu’ intenso della regione.

L’ANFIA (associazione dell’industria automobilistica italiana) ha effettuato un’analisi da cui risulta che vari paesi del mondo hanno una intensita’ di traffico tra 20 e 40 veicoli per Km., con rare punte a 65. L’Italia è a quota 100 e la Lombardia a 190. Non è riportato il dato per la Liguria, ma credo che sia verosimile che il dato sia analogo a quello della Lombardia. I livelli di traffico italiani sono chiaramente inadeguati ad un livello di vita sopportabile.

Esiste una ipotesi progettuale basato sull’utilizzo di una corsia della attuale autostrada come Aurelia bis, e di costruire un’altra corsia autostradale poco piu’ a Nord. Le comunicazioni con la Francia e il nord Italia sono deficitarie. Credo che questa ragione debba far meditare sufficientemente prima di mettere in cantiere costruzioni di strade e ferrovie non adeguate al ruolo che la regione vuole assumere nel futuro.

Questa proposta non risolve soddisfacentemente le esigenze di traffico ed essendo un palliativo costoso non e’ accettabile perche’ oggi la soluzione va vista anche nell’ottica di fornire sia al comprensorio che alla regione una soluzione che dia un impulso alle comunicazioni per un miglior interscambio commerciale e turistico, togliendo il ponente ligure da un grave isolamento che sara’ aggravato dalle costruende vie di comunicazione Piemonte-Francia e nord Europa. Inoltre, dal punto strettamente tecnico la nuova Aurelia proposta, sarebbe una strada ad una sola corsia per senso di marcia, pericolosa in caso di incidenti e con gallerie soggette al ristagno dei fumi.

L’attuale autostrada è solo in parte a tre corsie per senso di marcia, troppo strette per gli standard europei, senza corsie di emergenza continue, con corsie che scorrono adiacenti ai guard rails e consentono una limitata visibilita’ in curva. La pericolosita’ e’ testimoniata dalle conseguenze mortali di incidenti dovuti al tamponamento di automobilisti fermi per avaria.

Vediamo i principali problemi da affrontare per risolvere il problema della viabilita’ attorno a Savona. In prima istanza il traffico in autostrada. Il tratto autostradale Varazze Savona e’ a traffico molto intenso, con un tracciato tortuoso e pericoloso. Durante i week-ends esistono molto spesso code, ed e’ evidente che l’arteria supporta un traffico elevatissimo. Inoltre c’e’ una urgente necessita’ di collegare il porto di Savona con l’autostrada in modo da scaricare il traffico urbano di Savona e di Albissola da almeno questo tipo di traffico che e’ per rumore, inquinamento e pericolosita’ incompatibile con una accettibile qualita’ della vita urbana.

La citta di Savona è divisa in due parti dal fiume Letimbro e le connessioni tra le due sponde sono poco funzionali, ed anche il traffico Nord-Sud potrebbe essere migliorato. La destinazione del centro di Savona a zona pedonale, impone di creare arterie adiacenti per un traffico scorrevole e parcheggi vicini alla zona chiusa al traffico. Questo e’ essenziale per garantire buone condizioni di vita e commerciali per il centro. La zona ex stazione ferroviaria è il parcheggio più grande e comodo per il centro citta’ di Savona, ed e’ quindi questo che deve essere considerato il centro in cui devono confluire le varie correnti di traffico.

Da queste considerazioni puo’ nascere una proposta per un nuovo assetto viario del comprensorio basato su un asse di scorrimento nord-sud ed una miglior connessione est-ovest di Savona, un collegamento veloce Albissola-parcheggi di Savona centro, un collegamento porto-Autostrade, ed un collegamento Bergeggi-autostrade. Tutto questo puo’ ottenere con un nuovo tracciato autostradale diretto, a 3 corsie per senso di marcia, finalmente adeguato al traffico, tra Varazze ovest ed il casello autostradale di Savona, utilizzando il vecchio tracciato autostradale come Aurelia bis, coprendo il Letimbro, e collegando l’attuale Aurelia dalle Funivie con la copertura del Letimbro.

Modificando inolte gli svincoli a Bergeggi del costruendo collegamento fra il porto di PortoVado e l’Autostrada, l’arteria potra’ essere utilizzata oltre che dai camions del porto, anche dal normale traffico.

L’Aurelia bis sara’ collegata all’autostrada a Varazze-ovest e Savona, ed avra’ svincoli oltre che a Celle ed Albissola, anche a Pecorile e Savona Nord, in corso Ricci. La copertura del Letimbro dal mare fino al livello della linea ferroviaria consentira’ collegamenti urbani nord sud e trasversali efficienti, e consentira’ di utilizzare l’attuale corso Ricci per parcheggi, utilizzando i marciapiedi per il loro uso originario, e quindi avere un asse a giardini dalla passeggiata a mare fino alla centrale del latte.

L’allontanamento del traffico dalle abitazioni consentira’ di rendere tutte le abitazioni di corso Ricci un po piu’ tranquille. La copertura del fiume sara’ connessa a mare con il porto per consentire l’afflusso dei camions alla Aurelia-bis tramite lo svincolo di savona Nord. Il traffico da e per le Albissole sara’ invece in buona parte convogliato nella bretella Funivie-corso Torino, molto breve e direttamente innestato nel parcheggio della ex stazione ferroviaria.

Il percorso della nuova autostrada sara’ sufficientemente a Nord da non disturbare eccessivamente gli insediamenti abitativi esistenti. Lo stacco avverra’ a livello dell’attuale casello di Savona e, passando prevalentemente in galleria si andra’ ad innestare nel precedente percorso, all’altezza del porto di Varazze. Il volume di detriti derivanti dallo scavo delle gallerie, circa 4 milioni di metri cubi, potra essere utilizzato per il costruendo porto di Vado, od eventualmente per quello di Voltri. Il percorso, sufficientemente a monte, e prevalentemente in galleria, crea minimi problemi di esproprio delle aree, rispetto ad altre soluzioni.

La copertura del Letimbro non costituisce un pericolo per eventuali alluvioni. Non che il pericolo alluvioni non esista. Solo che il pericolo costituito dalla copertura del fiume, in effetti esiste già. I ponti sul fiume sono un ostacolo equivalente a quello della copertura. L’ostacolo e’ costituito dalle colonne dei ponti : una copertura e’ costituita dallo stesso numero di colonne di un ponte. È contro questi ostacoli che si impigliano alberi ed altro. Una volta superato l’ostacolo di imbocco, ponte o copertura, il flusso del fiume procede verso valle.

Occorre semmai che il soffitto e le pareti della copertura siano lisci in modo da non presentare ostacoli intermedi. Se il fiume tracima prima di un ponte per effetto diga causato dai detriti accatastati, ebbene questo effetto si ha allo stesso modo nel caso di copertura del fiume. Si potrebbe eventualmente fare la copertura un po piu’ alta degli attuali ponti, ad esempio un metro, senza compromettere la viabilita’ laterale, e lasciando piu’ liberta’ di scorrimento per il fiume.

La copertura del fiume a Genova non ha creato piu’ problemi di quanti ne avrebbero creato dei ponti. Concludendo, credo che questo tipo di soluzione migliorerebbe sensibilmente la scorrevolezza delle principali direttrici di traffico in Savona e dintorni e consentirebbe di avere un’Aurelia bis a due corsie per senso di marcia assolutamente necessarie a smaltire gli attuali flussi di traffico.

Consentirebbe di scaricare il traffico del porto di Savona rapidamente sulla Aurelia bis, allegerirebbe l’attuale Aurelia da Savona ad Albissola consentendo tempi di percorrenza ragionevoli, confluirebbe il traffico da Celle e Varazze e dall’entroterra di Albissola sulla zona Letimbro di Savona.

Consentirebbe inoltre di adattare lo svincolo di Albissola con collegamenti verso via Casarino e quindi ad una strada di scorrimento lungo il Sansobbia da mare verso la nuova zona industriale di Albissola Superiore. Credo che dopo tanti anni di attesa per il cittadino, sia ora di mettere finalmente in cantiere un progetto che possa risolvere adeguatamente per il futuro una parte dei problemi del traffico, alla base ed i molti altri problemi, come perdite di tempo e di denaro, di opportunita’ commerciali, di qualita’ della vita, di inquinamento.

Egr. Sig. Paolo Forzano,

La sua proposta di totale revisione del nodo autostradale di Vado-Savona-Albisola è stata attentamente esaminata dagli Uffici scriventi e posta a confronto con gli attuali analoghi studi e progetti elaborati dai soggetti che sono istituzionali per competenza. Rispetto a questi ultimi la Sua proposta offre indubbiamente più vantaggi funzionali, giacché prevede, correttamente, la separazione del traffico di attraversamento territoriale da quello di penetrazione urbana.

È la soluzione di cui dispongono già numerose città in Europa ed anche nel nostro Paese: mediante la realizzazione di “tangenziali” o “bretelle” si riesce ad attuare la separazione dei flussi che oggi .sono costretti a convivere nella stessa sede, con beneficio sia degli utenti in transito che di quelli pendolari. Questo tipo di soluzione, paventata anche per il capoluogo reqionale (seppur limitatamente al suo versante occidentale) non ha avuto finora alcun successo in Liguria:

Con i migliori saluti.
Regione Liguria
Il dirigente dell’ufficio porti, viabilità e ferrovie

Arch. Rinaldo Luccardini

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