Prospettive

Presentato a Monaco di Baviera il New Deal dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale

Il Transport Logistic di Monaco è stata l’occasione per ribadire i cambiamenti della portualitá italiana e in particolare con la fusione dei porti di Genova e Savona

autorità portuale monaco di baviera

Monaco di Baviera. Lo stato attuale e quello futuro e soprattutto chiarezza nelle tempistiche e nelle strategie degli investimenti privati e pubblici per attrarre ulteriori traffici nel sistema portuale di Genova e Savona. Questi i punti fondamentali affrontati con un pubblico selezionato dal presidente Paolo Emilio Signorini nel corso di una conferenza stampa, questa mattina, presso lo stand di Assoporti alla fiera Transport Logistic a Monaco di Baviera.

Ribalta di grande rilevanza, il Transport Logistic di Monaco è stata l’occasione internazionale per ribadire i cambiamenti in atto nel settore della portualitá italiana e specificatamente con la fusione dei porti di Genova e Savona, porta d’Italia nell alto Tirreno per l’accesso ai mercati della Pianura Padana ma soprattutto della Svizzera e della parte meridionale della Germania.

“Oggi la situazione è questa: serviamo in maniera efficace i mercati nazionali, attraverso la ferrovia raggiungiamo 12 destinazioni del nord Italia, abbiamo sul corridoio di Rivalta Scrivia la possibilità di sdoganare velocemente attraverso i fast corridor, facciamo treni verso l hinterland che raggiungono i 475 metri. Ma già nel 2019 – ha spiegato Signorini – su ferro saremo in grado di fare shuttles dal porto ai terminal logistici sul corridoio Genova- Rotterdam, da dove con treni lunghi 750 metri dai porti potremo portare le merci alle destinazioni europee. Tra meno di sei anni, completato il Terzo valico in concomitanza con il tunnel del Ceneri in Svizzera e gli interventi sul nodo di Genova, i nostri scali saranno veramente in grado di essere il naturale competitor dei porti del Nord Europa, Rotterdam compreso, grazie a servizi ferroviari diretti su standard europeo, veloci ed economicamente vantaggiosi, verso Svizzera e Germania”.

Nel corso della conference è stato presentato anche il progetto intermodale, denominato Vamp uP, finanziato con il bando comunitario CEF 2015, che potenzierà l’offerta dello scalo di Vado Ligure, laddove è in fase di costruzione la nuova infrastruttura multipurpose che vede APM Maersk, Cosco China Shipping e il porto di Qingdao alleati per gestirla per cinquant’anni. “Il sistema ferroviario di Vado, nodo core della rete TEN-T e pezzo integrante del Corridoio Reno-Alpi, fa parte di un programma globale di valorizzazione del nodo multimodale di Vado Ligure sia in termini di incremento dell’efficienza di movimentazione delle merci sia in termini di miglioramento delle connessioni di “ultimo miglio” – ha detto il project manager Alberto Pozzobon – Dal lato marittimo, il punto focale del piano è la costruzione in corso di un terminal container “deep sea” da 800.000 TEU; dal lato terrestre, il piano ha come scopo quello di realizzare un sistema ferroviario efficiente e ben integrato con il Corridoio Reno Alpino e sul Corridoio Mediterraneo”.

Il progetto Vado Multimodal Platform intermodal connections optimization and Upgrading (VAMP UP) ha come obiettivo lo sviluppo di Vado come Piattaforma Logistica Multimodale grazie all’efficace integrazione dello sistema multimodale di Vado con la rete di trasporto Core TEN-T, al fine di facilitare l’inoltro delle merci verso i centri intermodali e logistici dell’hinterland da Vado.

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