Non s'ha da fare

Carcare, nuova struttura da 1.200 mq: commercianti in rivolta

Duro attacco di Confcommercio all'amministrazione carcarese che ha dato il via libera

comune di carcare

Carcare. Commercianti carcaresi in rivolta dopo la delibera varata dal Comune che prevede l’azzeramento della fascia di rispetto del centro storico per l’apertura di medie e grandi strutture di vendita. Ieri sera si è svolta una infuocata assemblea organizzata da Confcommercio, preoccupata per le conseguenze del provvedimento adottato dall’amministrazione comunale carcarese.

Di fatto la delibera apre la strada all’insediamento di una struttura alimentare di 1.200 mq: “Premesso che Confcommercio sta verificando con i suoi legali la legittimità della delibera stessa, valutando l’inapplicabilità della norma prevista dalle Regione Liguria in assenza di piano commerciale. Certamente non condividiamo l’entusiasmo del sindaco, non ci sorprendono nemmeno le motivazioni per agevolare l’apertura di una nuova piastra commerciale. Il disinteresse in questi anni dell’amministrazione comunale nei confronti delle attività commerciali è sfociato in un “non dialogo” con la conseguente mancanza di interventi nei confronti degli operatori” afferma la delegazione carcarese di Confcommercio.

“E’ chiara la volontà di arrivare a tutti i costi all’apertura di una nuova superficie di 1200 mq, creando di fatto nel comune di Carcare un parco commerciale . Un’amministrazione che pur affermando ben altro in campagna elettorale, ha fin da subito cercato di raggiungere questo obbiettivo (vedi il caso del supermercato LIDL)”.

“Nonostante il difficile rapporto, non dovuto alla nostra volontà, la Confcommercio, senza rinunciare alla possibilità di adire alle vie legali, ha deciso insieme ai commercianti di provare ad aprire un dialogo e pertanto si è richiesto un incontro con il sindaco e l’amministrazione per far presente le possibili ricadute negative sulla città, sui commercianti e sulla stessa economia del paese”.
“Vorremmo che prevalesse la ragione sull’effimera convenienza monetaria. Il nostro disappunto è grande e non siamo disponibili a barattare in nome di pochi oneri di urbanizzazione il nostro territorio, le sue peculiarità e la sua economia”.

Infine, l’invito al sindaco Franco Bologna: “Ricordando il suo impegno in campagna elettorale nei confronti del commercio carcarese, ci auspichiamo un ripensamento sul progetto”.

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