Dibattito vivace

Cairo, successo per il convegno “Uomini Macchine Storia”

Oggetto dell'evento "la Valbormida industriale raccontata dai genitori ai ragazzi"

stazione ferrania

Cairo Montenotte. Il progetto, la memoria e il futuro. Sono stati questi temi il filo conduttore del convegno “Uomini Macchine Storia – La Valbormida industriale raccontata dai genitori ai ragazzi” organizzato la scorsa settimana dall’Istituto Secondario Superiore di Cairo Montenotte. Un incontro molto interessante, davanti a una platea di oltre cento persone che hanno affollato la sala del teatro “Osvaldo Chebello” di Cairo Montenotte.

L’oggetto del convegno – il libro dal titolo omonimo, frutto di un progetto di storia industriale “sul territorio” condotto dagli studenti del biennio del percorso d’istruzione tecnica-tecnologica, indirizzo meccanico ed elettrotecnico dell’Istituto cairese e particolarmente apprezzato dagli ospiti – è stato quindi lo spunto per una discussione approfondita, e a tratti anche vivace, tra gli ospiti del convegno e il pubblico presente.

Dal passato e il futuro dell’industria del comprensorio ai morti sul lavoro – quasi sempre dimenticati – nelle fabbriche bormidesi (ricordati nell’intervento dello storico presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso Sergio Capelli), dal problema dell’inquinamento al futuro ambientale della Valbormida, dal dibattito sulla bonifica complessiva dell’area all’impatto delle fabbriche cairesi e dell’industria chimica sul territorio sociale (tema che ha affrontato, con un contributo molto apprezzato, l’ex direttore della Montedison Gianni Stea), all’inquinamento “culturale” che il passaggio da una civiltà contadina al sistema della fabbrica ha portato con sé anche nel bacino del Bormida (brillante e suggestivo, in questo senso l’intervento finale di Carmelo Prestipino, presidente della Società Savonese Storia Patria): questi alcuni tra i passaggi che hanno caratterizzato la giornata.

Sul tema dell’ACNA, ancora per molti aspetti “pungente” per il confronto tra “liguri” e “piemontesi” che caratterizzò le cronache sul finire del ‘900 sono intervenuti Sergio Marenco, sindaco di Cengio ed ex dipendente ACNA, Alessio Bolmida Oliveri, giornalista di “Valbormida viva” (l’organo dell’Associazione Rinascita della Valbormida) e Adriano Tardito, l’ex partigiano operaio dell’ACNA dal 1946 al 1982 e storico membro del Consiglio di fabbrica dell’azienda. L’ingegner Pietro Zaottini – responsabile dell’unità operativa territorio di Savona di ARPAL, l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente – ha poi fatto il punto sulla bonifica dell’area di Cengio e del comprensorio del Bormida, sulla situazione attuale e i possibili scenari.

Particolarmente apprezzati gli interventi di Mara Carocci (deputata e membro della Commissione Istruzione) e di Anna Giacobbe (a sua volta componente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati). Le due parlamentari, oltre a rimarcare la qualità del lavoro degli studenti cairesi, hanno posto in evidenza come gli istituti tecnici e professionali, penalizzati dalla crisi economica e dalla carenza di risorse, debbano rappresentare invece un punto di riferimento per il modello industriale (l’Industria 4.0, come qualcuno la definisce) che ormai è alle porte e che necessiterà di professionisti preparati sia sul versante tecnico sia sul piano culturale. Sullo stesso piano il contributo di Franco Fenoglio, giornalista, scrittore ed editore del volume, e del sindaco di Cairo Fulvio Briano il quale ha evidenziato come la richiesta di occupazione, anche industriale, da parte delle imprese in Valbormida si sta già rivolgendo e si rivolgerà sempre di più verso nuove professionalità con un patrimonio di conoscenza a 360 gradi. In questo senso il progetto dell’Istituto Secondario Superiore, nelle parole della Dirigente Scolastica Monica Buscaglia, segnala l’intento di continuare ad arricchire l’offerta formativa complessiva di un istituto da sempre riconosciuto come centro di eccellenza sul versante progettuale e operativo.

Lo studio di storia industriale dell’Istituto, quindi, promette di proseguire e di evolversi su diversi aspetti e versanti, muovendosi nel senso di amplificare e dare ancora maggior vigore a quel concetto di “scuola del territorio” che è una prerogativa della scuola di Cairo.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.