Lotta allo spaccio

Trovati con panetti di hashish e spinelli: tornano liberi, ma non potranno restare in provincia di Savona

Nei guai sono finiti due pregiudicati tunisini e una loro connazionale: i militari hanno sequestrato anche 6500 euro in contanti

tribunale Savona

Borghetto Santo Spirito. Sono stati processati per direttissima questa mattina Mourad Ben Ali, 38 anni, Sami Maayoufi, di 35, e Dalila Ben Rebeh Ep Atek, di 41, i tre tunisini arrestati ieri a Borghetto dai carabinieri con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il giudice ha convalidato tutti gli arresti, ma ha rimesso in libertà gli imputati con la misura del divieto di dimora in provincia di Savona. Vista la richiesta di termini a difesa dei loro difensori, il processo è stato invece rinviato al prossimo 22 settembre.

L’arresto dei tre nordafricani ha preso le mosse da un normale controllo stradale sul lungomare Matteotti di Borghetto. Ben Ali e Maayoufi, entrambi pregiudicati, sono stati fermati dalla pattuglia, ma sono apparsi stranamente nervosi tanto da insospettire i carabinieri. Nei loro confronti è quindi scattata una perquisizione personale e dell’auto nel corso della quale sono saltati fuori alcuni spinelli.

A quel punto gli uomini dell’Arma della stazione di Borghetto sono risaliti anche all’indirizzo dell’abitazione in uso ai due marocchini per effettuare un controllo domiciliare. Una scelta che si è rivelata decisiva visto che nell’alloggio, dove c’era la donna, Ben Rebeh Ep Atek, sono stati trovati tre panetti di hashish del peso complessivo di tre etti e mezzo e 6500 euro in contanti.

Terminata l’attività investigativa, che è stata coordinata dal luogotenente Milano, per i tre cittadini nordafricani sono così scattate le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo la notte trascorsa in camera di sicurezza nella caserma di Albenga, questa mattina, sono stati appunto processati per direttissima in tribunale a Savona.

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