La cerimonia

Tovo San Giacomo, conferita la cittadinanza onoraria a G.B. Bergallo fotogallery

E' l'erede della famiglia di orologiai che ha permesso la realizzazione del Museo dell'Orologio

Tovo San Giacomo. Occhi lucidi e tanta emozione per Giovanni Battista Bergallo al quale l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Oddo ha conferito la cittadinanza onoraria. G.B. è erede della famiglia di orologiai che, adempiendo alle volontà espresse dallo zio Giovanni, ha reso possibile la realizzazione del Museo donando i meccanismi provenienti dalla collezione di famiglia.

Una cerimonia che si è svolta nella “culla” del Museo dell’Orologio da Torre “G.B. Bergallo” che proprio pochi giorni fa ha festeggiato i primi 20 anni di attività. Una cerimonia particolarmente sentita da parte della famiglia Bergallo, ma anche da parte degli amministratori che hanno partecipato alla cerimonia. Tra l’altro, proprio il Comune di Tovo San Giacomo ha previsto numerose iniziative per ricordare e rafforzarne l’attività di questo tesoro per tutta la Liguria. “Ha una forte attrazione turistico culturale per tutto il territorio – sottolineano il sindaco Alessandro Oddo e l’assessore Luigi Barlocco – Il Museo dell’Orologio da Torre G.B. Bergallo, tra l’altro, è inserito nella rete nazionale dell’Associazione Museimpresa e dell’Associazione Nazionale Piccoli Musei”.

Tra l’altro il Museo tovese ha assunto una importanza internazionale dopo che una spedizione ha raggiunto la Patagonia dove è stato scoperto un orologio realizzato nel 1934 e tutt’ora funzionante sul campanile della chiesa dell’Esaltazione della Santa Croce, nella cittadina di Puerto Santa Cruz sulla riva dell’Oceano Atlantico.

Durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria è stato proiettato un breve filmato con alcune anticipazioni dal film-documentario “Il tempo al di là dell’Oceano” che racconta questa straordinaria storia dell’Orologio Bergallo finito sulla riva dell’Oceano Atlantico. Presentato al pubblico il progetto di crowdfunding per completare il docufilm. Donazioni sono possibili anche attraverso il sito www.retedeldono.it.

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