L'interrogatorio

Tentato omicidio di Vado Ligure: l’aggressore fa scena muta dal gip

L'arresto è stato convalidato e l'uomo resta in carcere a Genova Marassi

Vado Ligure. Nessuna spiegazione. Ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere il trentanovenne di Quiliano, A.T., arrestato martedì sera con la gravissima accusa di tentato omicidio nei confronti del nuovo compagno della moglie. L’uomo questa mattina è comparso davanti al gip Fiorenza Giorgi, ma ha preferito non rispondere a nessuna domanda.

Il giudice ha convalidato l’arresto e ha confermato per A.T. la misura cautelare in carcere. Per il momento l’uomo resta quindi nel penitenziario di Genova Marassi.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo radiomobile di Savona, martedì sera, l’aggressore ha tirato almeno sei fendenti verso il “rivale”, un trentacinquenne vadese, colpendolo al collo e alle spalle. Fortunatamente, le coltellate non hanno ferito in maniera grave la vittima che, grazie alla sua prontezza, è anche riuscita a disarmare l’ex della compagna.

Nel frattempo erano intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile di Savona che, allertati dai vicini di casa della coppia, erano riusciti a bloccare A.T., mentre stava cercando di scappare in sella al suo scooter. Nello zaino che il trentanovenne aveva in spalla gli uomini dell’Arma avevano trovato anche il coltello usato per l’aggressione, lungo circa 18 centimetri (la lama era lunga quasi dieci), ancora sporco di sangue. A quel punto per lui erano scattate le manette con l’accusa di tentato omicidio.

La vittima dell’aggressione era stata invece accompagnata al pronto soccorso per le cure del caso (era stato dimesso con una prognosi inferiore ai dieci giorni).

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