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A Roma la presentazione della seconda parte del film “Lo strano caso della maestra scomparsa”

E' stato presentato dall'Anteas di Savona: il lavoro è ideato, scritto e diretto da Marta Arnaldi

Roma. E’ statao presentata questa mattina a Roma, presso la Sala Capitolare del Convento di Santa Maria sopra Minerva, al Senato della Repubblica, la seconda parte del film: “Lo strano caso della maestra scomparsa” della savonese Marta Arnaldi. Si tratta di un film interattivo per il sociale, presentato dall’Anteas di Savona, ideato, scritto e diretto appunto da Marta Arnaldi.

All’evento erano presenti il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il senatore, Giorgio Santini, Roberto Grignolo, presidente provinciale di Anteas Savona, che ha anche moderato l’incontro, Sofia Rosso, presidente nazionale di Anteas. Inoltre, alla trasferta romana hanno partecipato alcuni dei protagonisti della pellicola ovvero gli studenti del “Ferraris Pancaldo”, capitanati dal dirigente scolastico, Alessandro Gozzi, dalle docenti, Francesca Manzotti e Mara Cosce. Si trattava di Michela Lamberto e Sara Burelli, della 3 C, Michelle Giliberti 5 C, Daniele Macrì 3 A, Andrea Amato 3 R e Florian Istrefi 3 B.

Questa seconda parte del film interattivo, in cui la sua autrice ha voluto mescolare il giallo con l’apporto significativo che tutte le forze dell’ordine e un inedito modo di comunicare e sperimentare un nuovo volontariato, è stata realizzata attraverso un concorso aperto a tutte le scuole d’Italia e tanti altri soggetti, tra cui istituzioni e associazioni, che sviluppasse idee per il finale.

Infatti la prima parte del film, in parte ambientata nei locali dell’istituto savonese, “Feraris Pancaldo”, e in parte nel suggestivo territorio savonese, terminava lasciando in sospeso la storia. L’idea che ha vinto, rielaborata dalla Arnaldi, è stata quella della savonese Caterina Rizzo, docente in pensione di discipline artistiche. Gli altri spunti per il finale riceveranno una menzione speciale.

“Da insegnante – ha detto la Pinotti nel suo intervento – sono convinta che queste esperienze servono a fare crescere i nostri ragazzi e la società attraverso un’esperienza divertente e di significato”.

Il filo conduttore che è emerso da quest’opera, che ha coinvolto più di 220 persone, è sicuramente l’aspetto intergenerazionale del volontariato perché: “Senza l’incontro tra generazioni non c’è futuro – ha sostenuto la Arnaldi nel suo intervento -. Questo nuovo modo di comunicare – ha proseguito la regista savonese – si basa su due elementi, la repetibilità e il bisogno. Mi sono basata sulla consapevolezza delle risorse , ovvero lo stare insieme, e la voglia di fare. Abbiamo voluto realizzare un prodotto concreto e testabile in cui la gente si incontrasse, indipendentemente dai ruoli. Inoltre, volevamo far comprendere che l’uomo in divisa non confonde la forza con la violenza”.

Infine, Sofia Rosso, ha voluto lasciare un importante messaggio: “Il senso e il valore del volontariato è un dono sociale dal grande valore umano”. Nelle scuole sarà distribuita una clip didattica sulla legalità realizzata dal Sostituto Procuratore della repubblica di savona, Giovanni Battista Ferro.

L’evento è stato promosso dall’associazione di volontariato “Anteas” di Savona, al quale hanno aderito la prefettura di Savona, l’arma dei carabinieri, il comando provinciale della polizia di Stato di Savona, la questura di Savona, la procura della Repubblica di Savona, la Diocesi di Savona, la direzione scolastica regionale, la camera di commercio, i comuni di Acqui, Albenga e Mondovì, l’autorità portuale di Savona, la regione Liguria e con il sostegno della fondazione “De Mari”.

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