Disaccordo

Quote per il tonno rosso, Renata Briano contro il ministero: “Distribuzione iniqua, persa l’ennesima occasione”

L'eurodeputata contro la decisione di mantenere invariate le quote per la pesca nel Mediterraneo

Renata Briano

Liguria. “Sono delusa e arrabbiata per la decisione del Ministero italiano di mantenere invariate le quote per il tonno rosso nel Meditteraneo. In Europa siamo in larghissima maggioranza a favore di una distrubuzione più equa delle quote, ma il ministero italiano ha preferito premiare i soliti noti, penalizzando i piccoli pescatori artigianali”.

Lo ha detto la vice presidente della commissione pesca del parlamento europea Renata Briano, dopo aver appreso la decisione del ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di mantenere invariate nel 2017 le quote per la pesca del tonno rosso nel Mediterraneo.

Una decisione che viene giudicata dall’eurodeparamantare “quantomeno sorprendente”, alla luce del fatto che l’Iccat, la commissione internazionale per la salvaguardia dei tonnidi, visto il miglioramento dello stato di salute della specie, abbia previsto un aumento del 20 per cento delle quote.

“In Europa abbiamo lavorato per una distribuzione più equa delle quote per evitare l’attuale situazione di monopolio. E vorrei ricordare al ministero italiano il mio emendamento sulle raccomandazioni Iccat del gennaio 2016, votato a larghissima maggioranza dal Parlamento europeo – ha aggiunto l’eurodeputata Pd – in cui si chiedeva una ripartizione più giusta. Mantenendo le stesse quote il ministero dimostra ancora una volta di essere sordo nei confronti di un settore che da troppo tempo chiede a gran voce di essere ascoltato”.

“Capisco e condivido lo sconforto dei piccoli pescatori – ha concluso Renata Briano – La pesca artigianale è già in sofferenza e una misura come quella presa dal minsitero di certo non aiuta”.

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