Arenato

Maxi yacht in fuga per evitare il sequestro disposto da giudice: ritrovato a Savona

Sequestrato a seguito della causa intentata da due marinai che attendono da mesi di vedersi pagati gli stipendi dall'armatore

Capitaneria porto

Savona. E’ stato rintracciato a Savona il maxi-yacht “Sofia” sparito dal porto di Viareggio dopo essere stato sottoposto a sequestro conservativo da parte del tribunale di Lucca a seguito della causa intentata da due marinai che attendono da mesi di vedersi pagati gli stipendi dall’armatore.

Il contenzioso è stato attivato attraverso l’Itf, l’organizzazione internazionale di tutela dei marittimi, dagli avvocati Bruno Neri e Matteo Pollastrini, per ottenere il pagamento degli emolumenti pattuiti dai due marittimi rimasti per mesi senza stipendio. Da qui la richiesta di sequestro dell’imbarcazione di lusso.

Dopo un primo ricorso respinto a dicembre dal giudice del lavoro lucchese, Susanna Messina, i due legali hanno immediatamente fatto ricorso che e’ stato interamente accolto dal collegio in funzione del giudice del lavoro del tribunale di Lucca nell’udienza del 19 aprile ma, proprio in quelle ore, il natante ha mollato gli ormeggi dal porto di Viareggio ed è stato rintracciato stamani a Savona.

Il maxi-yacht di 43 metri di lunghezza e con interni extra lusso e battente delle isole Marshall, per mesi ormeggiato nello scalo versiliese, era sparito nel nulla proprio in concomitanza della sentenza, lo scorso 19 aprile, che ne ordinava il sequestro conservativo, vanificando di fatto l’efficacia del provvedimento emesso nei confronti dell’armatore, una società con sede nel paradiso fiscale delle Cayman.

Nel suo dispositivo il tribunale lucchese “autorizza i ricorrenti a procedere al sequestro conservativo del maxi yacht fino alla concorrenza della somma di 35 mila euro”, vieta al proprietario e armatore di “disporre della nave e dei suoi carati e al suo comandante di farla partire senza ordine di giustizia” e “alla capitaneria di porto di Viareggio, o a quella ove si trovasse la nave, di non rilasciare le spedizioni a detta nave, salvo diverso provvedimento di giustizia difforme o salvo consenso del sequestrante”.

Il nuovo equipaggio, secondo quanto ricostruito dai legali che difendono i marittimi non pagati, di origine croata, ha disattivato anche il segnalatore di posizione dello yacht per renderlo ulteriormente “invisibile” ma da alcune informazioni si era scoperto che lo yacht era diretto a Savona dove stamani infatti è stato intercettato e sequestrato dalla capitaneria di porto locale.

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