Decima edizione

A Loano torna “Dischi volanti… incontri ravvicinati con dischi, libri, parole e suoni”

Ad inaugurare la rassegna di incontri con musicisti, cantautori e giornalisti musicali sarà il concerto-selezione territoriale del concorso "Suonare@Folkest – Premio Alberto Cesa"

Loano. Domani a Loano, prenderà il via la decima edizione di “Dischi volanti… incontri ravvicinati con dischi, libri, parole e suoni”, promossa dall’Assessorato al Turismo, Cultura e Sport del Comune di Loano e organizzata dall’Associazione Compagnia dei Curiosi.

Ad inaugurare l’edizione 2017 della rassegna di incontri con musicisti, cantautori e giornalisti musicali sarà il concerto-selezione territoriale dell’Italia Nord-Ovest del concorso “Suonare@Folkest – Premio Alberto Cesa”, che darà diritto a partecipare alle serate finali di Folkest 2017, lo storico festival che si svolge in Friuli.
Tre le band che hanno acquisito il diritto a partecipare alla selezione: Maz Vilander & Makadam Zena, The London Pride, Gli Archimedi, ma solo due si confronteranno musicalmente nella serata loanese. Infatti la band albenganese The London Pride per motivi di forza maggiore non sarà presente alla serata.

Dalle ore 21.00, nella Civica Biblioteca in Palazzo Kursaal, si entrerà nel vivo della competizione tra le due band in gara. Formazione da camera, Gli Archimedi si muovono attraverso diversi generi e stili musicali seguendo un libero approccio nei confronti della musica, dalla classica al folk passando per il jazz, la musica antica e altri generi ancora. Il suono acustico degli archi (violino, violoncello e contrabbasso) diventa un terreno ideale per esplorare mondi musicali lontani fra loro che, combinati insieme, creano un originale progetto musicale. Gli arrangiamenti, nati dall’interazione delle diverse personalità dei singoli componenti, finiscono quindi nel ritrovarsi in un insolito equilibrio tra improvvisazione e musica da camera.

L’ensemble, formato da Andrea Bertino (violino), Luca Panicciari (violoncello), Giorgio Boffa (contrabbasso), si è esibito in numerosi locali e teatri del Piemonte (Teatro Civico di Vercelli, “Festival Giovani Aironi” e il Diavolo Rosso di Asti) e ha partecipato a diverse rassegne e festival musicali (Alba Music Festival, Gus.To, Festival Altre Note di Usseaux, Rassegna musicale di Bergolo “Il suono della pietra 2016”).

Maz Vilander & Makadam Zena sono una band nata nel 2011 da una idea di Maz Vilander, al secolo Matteo Cavanna, cresciuto a pane, reggae e dialetto genovese. La band porta in musica il dialetto del capoluogo ligure abbinandolo ad una ritmica giamaicana reinterpretata in modo originale. Nei loro racconti ci sono storie legate alle nuove e alle vecchie generazioni, nell’ottica di rinnovare la tradizione.

Hanno suonato in numerosi concerti, manifestazioni e festival in giro per l’Italia e hanno condiviso il palco con importanti artisti della scena musicale nazionale e internazionale (The Toasters, Bunna e Africa Unite, Zibba, Skardy e Pitura Freska, Raphael). Grazie anche al supporto artistico e musicale di Federico Regesta (in arte “Reggaesta”) hanno ottenuto numerosi riconoscimenti: nel 2014 hanno vinto il “Capitalent” di Radio Capital, nel 2015 sono stati inseriti nella compilation “Undercover” di Radio Capital, nel 2016 sono stati finalisti con il rapper SEO al Contest “Sotto il Cielo di Fred” a Torino e al “Red Contest” di Perignano si sono aggiudicati il secondo posto e hanno ricevuto il premio per la critica “Luigi Nista” per i migliori testi socialmente impegnati. La serata sarà condotta dal giornalista Alfredo Sgarlato.

La rassegna proseguirà il 22 aprile con il compositore e musicista di fama internazionale Vincenzo Zitello che presenterà il suo ultimo progetto musicale “Metamorphose XII” (2017, Telenn). La rassegna si chiuderà il 13 maggio con il cantautore Diodato. L’artista, che ha partecipato al Festival di Sanremo 2014 nella categoria “nuove proposte” ed è stato ospite per più puntate consecutive della trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio, presenterà il suo ultimo disco “Cosa siamo diventati” (2017, Carosello Records).

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