Borghetto Santo Spirito. Una tregua armata. E’ quella che nelle ultime ore si è venuta a creare tra la Jd Service e le otto lavoratrici del servizio della mensa scolastica di Borghetto, che da febbraio non ricevono lo stipendio dal loro datore di lavoro.
Dopo lo sciopero di stamattina, l’azienda con sede a Genova e che dal 2012 gestisce il servizio in appalto dal Comune ha versato alle addette una delle due mensilità arretrate. Inoltre, i responsabili hanno annunciato la loro prossima “venuta” a Borghetto in occasione di un incontro al quale prenderanno parte le stesse dipendenti e il commissario prefettizio Fabrizia Triolo.
Alla luce di questa situazione, le addette alla mensa hanno annunciato che per domani il servizio sarà garantito come di consueto. Ma la guardia resta alta: “Questo pomeriggio – spiegano – la ditta ci ha inviato i Cro [i codici che vengono assegnati ai bonifici bancari e che rappresentano una sorta di ricevuta dell’avvenuto trasferimento di denaro, n.d.R.] relativi al pagamento di uno dei due stipendi che ancora ci deve. Per questo torneremo al lavoro e prepareremo i pasti come di consueto. Ma se domani non avremo ricevuto i soldi che ci spettano, giovedì incroceremo di nuovo le braccia”.
A conferma dell’avvenuto “sblocco” della situazione una comunicazione apparsa giusto questo pomeriggio sul sito ufficiale del Comune di Borghetto: “Si comunica che la ditta affidataria del servizio di refezione scolastica Jd Service Italia srl ha comunicato la ripresa del consueto servizio di refezione scolastica e pasti caldi a domicilio da domani, mercoledì 5 aprile”.
Una vera e propria tregua, ancorché armata e a scadenza qualora una delle due parti non dovesse rispettare gli accordi.
Per domani, quindi, gli alunni delle scuole e torneranno a gustare i pasti preparati dalle addette anziché i “cestini” a base di panini al prosciutto e al formaggio preparati dai loro sostituti provenienti da Genova. Un sospiro di sollievo anche per i genitori che, pur condividendo la protesta delle dipendenti, hanno manifestato qualche perplessità qualora lo sciopero ad oltranza annunciato questa mattina fosse andato avanti più di un paio di giorni.