Savona. Appello della Protezione Animali savonese ai proprietari di terreni che, in questo periodo di nidificazione della fauna selvatica, tagliano i rami degli alberi o tutta la pianta: “Occorre sempre controllare che non vi siano nidi e, in tal caso, rimandare l’operazione a quando il nido non sarà più occupato” dicono dall’associazione animalista che promette di “denunciare chi si rende responsabile di comportamenti superficiali o colpevoli”.
“Succede infatti sempre più spesso che all’Enpa arrivino segnalazioni di nidiacei o nidi a terra dopo interventi forestali non corretti, a volte condotti addirittura da operatori pubblici (di comuni, società stradali, etc.). E’ accaduto nei giorni scorsi a Pontinvrea, dove però il nido era davvero nascosto e la proprietaria del’albero si è accorta della presenza dopo il taglio. Molto dispiaciuta ha subito allertato i volontari dell’Enpa ai quali, dopo aver verificato l’impossibilità di sistemarlo su altri rami o alberi vicini, lo ha immediatamente portato nella sua sede. Ora le quattro piccole gazze superstiti (una è morta per la caduta) vengono alimentate ogni ora dai sempre pochi volontari dell’associazione, già alle prese con altri piccoli reduci da cadute dal nido per diversi motivi, come merli, tortore e ghiandaie” spiegano dall’Enpa.
“L’appello si estende anche a chi svolge lavori edili sulle facciate degli edifici ed in cui si trovano nidi (spesso di rondini, rondoni e colombi), che non possono essere distrutti pena sanzioni severe; anche per la chiusura di eventuali buchi e crepe (ma anche feritoie, barbacani, sfiati di condotte e tubazioni non più usate, etc.) occorre sempre verificare che non vi siano nidi e nidiacei all’interno, anche in questi casi rimandando a fine nidificazione il completamento dei lavori” concludono dalla Protezione Animali Savonese.