Rosso pistacchio

Ali pelose di gabbiano

"Rosso Pistacchio" è la rubrica al femminile di IVG: ogni martedì si parla di donne con Marzia Pistacchio

Rosso Pistacchio

“Rosso Pistacchio” è la rubrica di Marzia, che ama definirsi “una truccatrice struccata”. Uno spazio al femminile dal taglio volutamente “leggero” in cui parlare a 360 gradi di tutto ciò che ruota intorno alle donne. In salsa savonese, naturalmente.

Ammetto che ancora oggi, dopo tanti anni, il momento in cui le signore si sfilano la parrucca mi lascia senza fiato.

Non è paura della malattia, né impressione né vergogna. Semplicemente mi sbaraglia il cuore la dimostrazione di fiducia.

Annalisa ha un viso cordiale e un sorriso che esplode nella stanza tintinnando come un campanello. Ha paura di me, lo sento, mi dico che forse ho messo troppo rossetto, che sono troppo chiassosa e colorata.

Sul lungo tavolo della sala riunioni dell’ospedale, gli specchi ci rimandano immagini di mani che si stringono, donne diverse che si conoscono e si scambiano nomi e storie. L’infermiera ci svolazza intorno, protettiva e materna, sistema i kit per il laboratorio, passa accanto alle signore, le tocca, le rassicura.

Annalisa si siede lontana da me, lo specchio la abbaglia, l’immagine riflessa le fa aggrottare la fronte, si acciglia, borbotta tra sé, lo specchio, serafico, non risponde, lui riflette i giudizi spietati di chi si guarda. In silenzio.

Io ciacolo, sono nervosa e cerco di non diventare garrula, ma la voce temo sveli la mia agitazione. Racconto favole di colori che si attraggono o tragedie di colori che si respingono, di prodotti grassi e prodotti magri. Spesso faccio la buffona, le signore ridono, l’aria si alleggerisce, io respiro e proseguo.

Annalisa mi osserva, ci scappa una risata nello stesso istante e allora mi chiede: ”Posso togliere il foulard?”. Foulard e parrucche di tutte le signore volano in un angolo, lanciati con un moto di liberazione comune. Giaceranno lì per tutta la lezione, come scudi abbandonati di chi ha capito che in questa occasione, almeno in questa, non c’è necessità di lottare.

Prendo la testa di Annalisa tra le mani e la massaggio, i capelli stanno crescendo e li sento sulla pelle come piume di una neonata colomba. Annalisa si irrigidisce, il contatto è sicuramente intimo, la faccio appoggiare con la nuca sulla mia pancia: “Appoggiati qui che è morbido”, ecco la risata di cristallo, la sento tra le mani che si abbandona e si gode il massaggio.

Parliamo tutte insieme di capelli che crescono strani, di unghie ribelli, di guance che si sono svuotate o riempite, di sopracciglia che non ci sono più. Ma parliamo anche di rossetti, di uomini che sono a casa e che rimarranno senza fiato, di aperitivi e giornate che vogliamo vivere con un po’ più di colore.

Annalisa vuole le ali, le vuole pelose e ad ala di gabbiano. Le vuole fermamente.

E io sono qui per insegnare a disegnarsele. E lei ha imparato. E bene.

Finalmente sono sola in ascensore, il laboratorio è finito, e io posso piangere le lacrime che avevo ingoiato nel vedere Annalisa specchiarsi, con le sue ali pelose al proprio posto e l’espressione felice e stupita. Piango e si aprono le porte e Annalisa compare, mi guarda basita, devo avere il mascara fino al mento, poi ride, mi tira a sé e mi abbraccia: “Vieni qui che è morbido”.

Il progetto “Con un trucco sorridi” nasce dalla collaborazione decennale tra la S.C. Oncologia, l’ambulatorio di Psiconcologia, L’associazione “Amici Centro Oncologico Bianucci” e “Zonta Club Savona”.

“Rosso Pistacchio” è la rubrica al femminile di IVG, ogni martedì a cura di Marzia Pistacchio: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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