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Albenga, borsa di studio Porello: sabato la cerimonia di conferimento

La vincitrice 2017 è la dottoressa Eleonora Fiodi, che parlerà delle epigrafi di età romana ad Albingaunum

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Albenga. Sabato 22 aprile alle ore 16.30 in Palazzo Peloso Cepolla, presso l’Istituto di Studi Liguri, si terrà la importante cerimonia del conferimento della Borsa di studio Antonio Porello.

Il premio, poi Borsa di studio istituito vent’anni or sono dalla sig.ra Bianca Menchetti Porello in ricordo del marito Antonio Porello, stimato orefice albenganese amante della cultura della nostra città e dei giovani, è stato volutamente affidato all’Istituto di Studi Liguri e destinato a laureati o dottori di ricerca che abbiano approfondito un settore della storia, della storia dell’arte o dell’archeologia di Albenga e del suo territorio con un’opera – appunto tesi di laurea o di dottorato – che contribuisca alla conoscenza del patrimonio culturale della città ingauna.

“La borsa di studio – spiegano i responsabili – si configura come un incentivo nella ricerca, e contemporaneamente permette al vincitore di prestare la sua opera per alcuni mesi presso l’Istituto, con un ulteriore arricchimento conoscitivo e una fattiva collaborazione alle iniziative scientifiche in corso: in particolare, si tratterà in questo caso dello studio e della classificazione del vasto materiale archeologico proveniente dagli scavi cittadini, in cui è da tempo impegnata un’èquipe di studiosi e docenti universitari degli Atenei di Genova e Torino”.

La vincitrice, dott. ssa Eleonora Fiodi, nell’ambito del suo lavoro di ricerca in corso di pubblicazione e per il quale ha vinto la borsa Porello, parlerà sulle scoperte delle epigrafi di età romana che si sono succedute in quest’ultimo trentennio ad Albingaunum e nel suo territorio, e che rendono la città una delle più ricche (se non la più ricca) in Liguria per questo genere di importanti documenti, illustrando quelle storicamente più significative alla luce del suo aggiornamento.

Introdurrà il prof. Giovanni Mennella, che annuncerà i risultati delle proprie ricerche su un’opera che l’allora venticinquenne Nino Lamboglia presentò nel 1937 all’Accademia Nazionale dei Lincei: scritta completamente in latino, raccoglieva e commentava tutte le iscrizioni romane di Albenga e dell’Ingaunia fino allora note, ma non venne mai pubblicata. Il prof. Mennella spiegherà per quali motivi ciò non sia avvenuto, mettendo così in luce ancora un aspetto della amplissima, pluridisciplinare apertura del fondatore dell’Istituto.

La conferenza sarà preceduta dalla Assemblea della Sezione Ingauna dell‘Istituto, con la approvazione da parte dei soci di attività e bilancio dell’anno 2016. Sarà anche l’occasione di presentare ai soci e agli amici il programma di riunioni e visite sul territorio organizzate per i prossimi mesi.

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