5 domande

Acqua pubblica, le domande dei Verdi al sindaco di Savona

Cinque domande sul futuro della gestione dell'acqua

Acqua bene comune

Savona. “In questi giorni di tregua pasquale mentre il centrodestra locale scientemente distrugge tutto ciò che possa rimanere ancora di pubblico a noi Verdi è sorto un dubbio: ma la sindaca e l’ignoto assessore preposto (perché ognuno parla indipendentemente dalla delega ricevuta) sapranno che esiste in città un problema di gestione pubblica dell’acqua?”. Se lo chiede Danilo Bruno, portavoce dei Verdi savonesi.

“E’ noto che da tempo immemore ormai un referendum popolare aveva confermato la pubblicità del servizio idrico – ricorda Bruno – ed avrebbe dovuto conseguirne una gestione pubblica e partecipata dell’acqua, considerata come bene comune, scarso e da tutelare. A tutto ciò pure a Savona è conseguito un pesante silenzio sia del centrosinistra locale che ora pure dal centrodestra. Così in città e dintorni vi sono un acquedotto gestito interamente da Iren, fognature e depuratore gestite dal Consorzio con sede a Legino”.

“Noi Verdi – continuano – come tutte le cittadine e tutti i cittadini, vorremmo porre al locale centrodestra, tra una lite e l’altra che lo contraddistinguono, ed in particolare alla Lega Nord sempre pronta a gridare ‘padroni a casa nostra’, alcune domande: cosa si pensa di fare con la gestione del ciclo idrico? Si pensa di giungere ad una gestione unitaria e pubblica escludendo Iren da ogni futuro partenariato? Si pensa di puntare a concetti di risparmio idrico, spendendo qualche euro nella riattivazione del Laboratorio di Educazione Ambientale e nella divulgazione di buone pratiche di risparmio idrico?”.

E ancora: “Si pensa di sostenere la gratuità della quota minima convenzionale necessaria alla vita delle persone? Si pensa di attivare una forma di gestione societaria, come ha fatto, tra gli altri, il Comune di Napoli, tramite azienda speciale e non attraverso società di capitali che devono puntare a produrre utili quando qui si tratta di assicurare a tutte e a tutti il governo di una risorsa scarsa ma indispensabile alla vita dio ognuna e ognuno di noi?”.

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