Chiarezza

Vado Ligure, i lavoratori di Bombardier in sciopero per 4 ore: “Mantenere le produzioni in Italia”

I sindacati: "Indispensabile un confronto con i vertici del gruppo prima del prossimo incontro al Mise"

Sciopero bombardier

Vado Ligure. Quattro ore di sciopero. Sono quelle proclamate dalla Rsu e dalle segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm di Savona su mandato delle assemblee dei lavoratori della Bombardier Transportation di Vado Ligure al fine di portare avanti le rivendicazioni sindacali dei lavoratori dello stabilimento vadese. La protesta verrà messa in atto con un presidio dei lavoratori davanti allo stabilimento a partire dalle 7.30 di domani mattina.

“A seguito delle preoccupanti novità emerse durante il recente incontro del consiglio europeo svoltosi in Inghilterra dal 27 febbraio al 3 marzo scorso, abbiamo chiesto un incontro urgente con un esponente di vertice del gruppo al fine di fare il punto sulla missione produttiva dello stabilimento di Vado Ligure – dicono dalla segreteria Fiom Cgil di Savona – In particolare, intendiamo sapere come il gruppo si sta organizzando per affrontare la prossima gara di Mercitalia, il cui esito sarà determinante per il futuro del sito produttivo vadese, e se i carichi di lavoro derivanti dalla auspicata vittoria impatteranno per intero sullo stabilimento di Vado Ligure”.

“Non possiamo infatti accettare che ci siano dubbi circa il fatto che anche solo parte della produzione destinata al mercato italiano venga effettuata all’estero. A luglio dello scorso anno, il vice presidente di Bombardier Transportation Philippe Crauste aveva affermato che lo stabilimento di Vado Ligure sarebbe andato avanti in caso di visibilità del mercato intero. Dal momento che le condizioni di mercato garantiscono carichi di lavoro per il mantenimento del sito, dobbiamo avere garanzie circa la reale intenzione del gruppo di mantenere la produzione legata al mercato nazionale in Italia”.

“Pertanto riteniamo che sia indispensabile un confronto con i vertici del gruppo prima del prossimo incontro presso il ministero dello sviluppo economico che si terrà il 5 aprile. Siamo consapevoli che in questi mesi si deciderà il nostro futuro e riteniamo di mettere in campo, in modo responsabile ma senza incertezze, tutte le azioni che riteniamo essere utili a dare ancora un futuro ad uno storico sito industriale che produce dal 1905”.

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