Andiamo male

Trasporti, il segretario generale di Uil: “Liguria come la Sicilia, binario unico e rete viaria insufficiente” fotogallery

Dura presa di posizione di Carmelo Barbagallo: "Qui il meteo crea sempre problemi, basterebbe spendere metà delle risorse per mettere in sicurezza il territorio..."

Loano. “Io provengo dalla Sicilia, si vede che abbiamo un gemellaggio con la Liguria…”. Usa l’ironia Carmelo Barbagallo, segretario generale di Uil, per condannare la situazione delle infrastrutture nella nostra Regione: le motivazioni del “gemellaggio”, infatti, sono decisamente amare. “I tratti di ferrovia a binario unico, la rete viaria insufficiente, i problemi della viabilità”.

loano conferenza uiltrasporti

Il tema è emerso nel corso della Conferenza di Organizzazione UIL Trasporti svoltasi questa mattina presso l’Hotel Loano Village. Un incontro a cui ha partecipato anche Barbagallo proprio per fare il punto sulla situazione ligure nel settore. “Noi continuiamo ad andare avanti per il cambiamento dell’organizzazione – ha spiegato il segretario – per renderla più vicina ai lavoratori, ai nostri iscritti e ai luoghi di lavoro, e per proporre un’idea: senza il recupero del potere d’acquisto dei lavoratori questo Paese non uscirà dalla crisi. Abbiamo firmato 8 contratti nella categoria trasporti e ne abbiamo altri due da firmare, bisogna andare avanti. Il 75% delle imprese italiane lavora per il mercato interno, se i lavoratori e i giovani non trovano lavoro il potere d’acquisto non si alza e non c’è speranza di uscire dalla crisi”.

Ma al di là dei problemi nazionali, la nostra regione deve affrontare uno molto specifico, quello delle infrastrutture. “In Liguria gli eventi atmosferici creano problemi ogni anno – denuncia Barbagallo – basterebbe spendere la metà delle risorse per mettere in sicurezza il territorio e potenziare i trasporti su strada ferrata anziché su gomma, o quelli via mare invece di quelli privati. Se facciamo questo cominceremo ad ottenere un risultato non solo per uscire dalla crisi, ma anche per sviluppare il nostro Paese”.

Quindi il paragone con la Sicilia, terra natale dello stesso Barbagallo. Troppe le lacune, spiega, che distanziano la Liguria dalle regioni vicine accomunandola invece all’isola del Mezzogiorno. “E se si pensa di poter incrementare il turismo e l’attività produttiva in un Paese che manca di infrastrutture e manca della possibilità di far circolare le persone, le merci e le idee, non andiamo da nessuna parte – conclude Barbagallo – Dobbiamo fare di più”.

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