Il presidio degli agenti

Savona, la protesta dei poliziotti davanti alla Questura: “Si mortifica il nostro lavoro e la nostra carriera”

Tissoni (Silp Cgil): "Siamo sempre più pochi e sempre più anziani, difficile lavorare così"

Savona. “Si mortifica il lavoro e la carriera dei poliziotti”. Così il segretario generale Silp Cgil Daniele Tissoni questa mattina davanti alla Questura di Savona nel corso del presidio e della protesta del sindacato di polizia per chiedere “un riordino interno delle carriere necessario per far funzionare meglio le forze dell’ordine e dare più sicurezza ai cittadini”.

L’iniziativa del Silp-Cgil si sta svolgendo anche davanti alle altre questure italiane, con una attività di volantinaggio per sensibilizzare cittadini e opinione pubblica sul problema: “Questa riforma non ci piace e vogliamo cambiarla. Non siamo contenti di come sono utilizzate le risorse e si tende a demotivare il lavoro degli agenti”.

“E’ necessario un riordino interno delle carriere funzionale a dare più sicurezza ai cittadini e alla collettività. Un agente deve avere la possibilità di progredire nella carriera. Tra l’altro non si fanno più concorsi interni come avviene invece nelle altre forze dell’ordine” aggiunge Tissoni.

Quanto alla situazione di Savona: “C’è un problema simile ad altre realtà italiane, perdita di personale (l’organico è passato da 440 a 370 unità) e nei prossimi mesi molti agenti lasceranno il servizio per andare in pensione, senza alcun ricambio e senza contare l’elevata età media che certo non aiuta l’operatività della Polizia di Stato, che in questo modo subisce un dannoso depauperamento”.

“La nostra professione è molto stressante e spesso ci sono condizioni lavorative difficili che dovrebbero essere tutelate per assicurare una massima salubrità nel lavoro degli agenti. Su questi aspetti servono risposte chiare e immediate” conclude il segretario Silp-Cgil.

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