A muso duro

Pietra, via Privata Grotta. Rabbia del “proprietario”: “Dette tante falsità, proseguo la mia battaglia fotogallery video

francesco galinetto

Pietra L. “Il Tar ha semplicemente respinto il mio ricorso solo perché presentato con una tempistica tardiva rispetto all’ordinanza del Comune che imponeva la rimozione delle scritte e degli stalli per i parcheggi, non certo per i suoi contenuti e concetti, tanto è vero che le spese legale verranno suddivise tra il sottoscritto e l’amministrazione comunale di Pietra Ligure”. Torna così all’attacco Francesco Galinetto, l’80enne di Voghera protagonista della querelle di via Privata Grotta che aveva acquistato da un’asta come terreno irriguo, in realtà già zona urbanizzata, con condomini e palazzi, che il Comune ritiene via pubblica e con posti auto liberi per tutti i cittadini e turisti.

E sulla recente sentenza del Tar che ha respinto il ricorso presentato dal signore lombardo, che da tempo rivendica di sua proprietà la via pietrese: “Le motivazioni non tengono conto degli elementi e della documentazione più volte illustrata sul mio corretto comportamento procedurale rispetto alla vicenda e sto valutando con il mio legale la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato per far valere i miei diritti” aggiunge. 

Ma Galinettto va giù duro con il Comune: “Sono state presentate cose false al Tar, infatti parte degli atti e dei provvedimenti che secondo il Comune è stato costretto ad adottare contengono fatti non veri, come ad esempio che il sottoscritto abbia ricevuto prima dell’ordinanza comunicazioni postali, non è vero…”.

“L’impugnazione presentata è stata corretta e il ricorso secondo noi è legittimato e ammissibile. Sono arrabbiato e deluso
dall’amministrazione comunale e sto valutando con il mio avvocato di presentare un’altra denuncia formale. Il terreno irriguo comprato all’asta era considerato zona residenziale satura e non urbanizzata, non si possono falsificare le carte e le tempistiche…”.

via privata grotta pietra

“E poi il Comune di Pietra Ligure parla di opere pubbliche realizzate nella via, ma ricordo che sono stati fatti interventi solo nella porzione di ingresso della strada, non in tutta la zona” aggiunge ancora Galinetto.

Ad ora, intanto, le ormai note scritte “Proprietà Privata” sono tornate (quando erano intervenuti i vigili per rimuoverle assieme a personale tecnico del Comune era nata un forte diverbio con il signor Galinetto finito all’ospedale) e Galinetto si dice pronto anche a sfidare la sentenza del Tar sui parcheggi ridisegnando in giallo gli stalli previste per le auto.

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