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Nuova VAS, sì dal Consiglio regionale. Giampedrone: “Potere ai territori”. Lunardon: “Un pasticcio”

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Liguria. “La nuova legge assicurerà tempi più stretti e più certi, con un notevole snellimento delle procedure burocratiche, operando un decentramento delle competenze e conferendo una maggiore autonomia ai territori”. L’assessore regionale all’Ambiente, Giacomo Giampedrone esprime la sua soddisfazione per l’approvazione in Consiglio regionale del disegno di legge che modifica la normativa in materia di Valutazione Ambientale Strategica, risalente al 2012.

“Il ddl in materia di VAS permetterà ai Comuni di svolgere il processo di Valutazione Ambientale strategica – finora invece affidato alla Regione – sugli strumenti urbanistici e non, la cui approvazione è di loro competenza – spiega Giampedrone – L’obiettivo è quello di portare avanti un’azione di decentramento nei confronti dei Comuni che rafforzano le loro competenze, snellendo le procedure, per andare incontro alle esigenze di Enti e cittadini che spesso si trovano ‘imbrigliata in una miriade di adempimenti formali”.

“Con l’approvazione di oggi – ha continuato l’assessore regionale all’Ambiente – vogliamo stare vicini ai territori, avendo tenuto conto delle osservazioni del Cal recepite negli emendamenti di maggioranza, e cercando di snellire il più possibile le procedure in materia ambientale, nel rispetto delle normative esistenti e accompagnando i Comuni. Anche il principio della valutazione integrata ambientale e sanitario è un elemento importante. Da oggi in poi i processi saranno accompagnati dalla Regione, ma con i territori che saranno protagonisti, secondo le loro esigenze”.

Anche il presidente della Commissione Territorio Ambiente, Andrea Costa esprime soddisfazione per l’approvazione in aula del disegno di legge che era stato licenziato nei giorni scorsi dalla Commissione da lui presieduta: “Si tratta di un provvedimento che va verso la semplificazione amministrativa, con un decentramento a favore dei Comuni e tempi certi, più snelli rispetto agli attuali a favore degli Enti e dei cittadini. Una risposta importante per il territorio”.

“Molto positivo – conclude l’assessore Giampedrone – l’emendamento proposto dal consigliere Costa e approvvato che prevede la possibilità che la Giunta, attraverso le sue strutture, fornisca, su richiesta, supporto tecnico all’autorità competente, in materia di VAS, per i Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti”.

Il nuovo disegno di legge modifica il ddl n. 32 del 10 agosto 2012 sulle disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica e vuole allineare la normativa regionale in materia di VAS alla sentenza della Corte Costituzionale n. 178 del 4 luglio 2013. Le modifiche hanno l’obiettivo di ridurre l’impatto della normativa sulla gestione quotidiana, sia delle imprese – ed in particolare delle piccole e medie imprese, sia delle amministrazioni locali.

In terzo luogo, la disciplina in materia di VAS conseguente all’approvazione di questa legge permetterà alle Amministrazioni locali ed in specie ai Comuni di svolgere il processo di valutazione ambientale strategica sugli strumenti, urbanistici e non, la cui approvazione è di loro competenza. Si tratta di un passaggio molto significativo, con cui la Regione cessa di svolgere un ruolo talvolta sentito come invasivo dai Comuni per assumerne un altro, di supporto solo quando richiesto, valorizzando la funzione politico-amministrativa delle Autonomie Locali.

Inoltre, la modifica alla legge regionale n. 32/2012 introduce la possibilità di svolgere, all’interno del processo di VAS, una valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario sui piani sottoposti a VAS, tenendo conto degli eventuali impatti sulla salute derivanti dalle politiche messe in atto dalle Amministrazioni locali.

Crtiche invece sono arrivate dal partito Democratica: “Il disegno di legge della Giunta Toti che modifica le regole della Vas, approvato oggi dal centrodestra, complica i procedimenti invece che snellirli. Prima di tutto perché con la scusa del decentramento – la legge trasforma Comuni, Province e Città Metropolitana di Genova in autorità competenti per la Valutazione ambientale strategica – mette gli enti locali in grande difficoltà” afferma Giovanni Lunardon.

“Non tutti i Comuni (in Liguria ci sono moltissime piccole amministrazioni) hanno infatti le risorse economiche e di personale per avviare il processo di Vas e per garantirne la terzietà: requisito necessario – come ci ricordano molte sentenze del Tar – perché la procedura sia considerata regolare. Un decentramento senza risorse è inutile e dannoso, perché complica la vita alle amministrazioni locali. Come Pd avevamo proposto un emendamento affinché i Comuni potessero appoggiarsi alla struttura regionale o, per il territorio genovese, alla Città Metropolitana, ma il centrodestra l’ha bocciato”.

“Il mancato rispetto della terzietà della Vas rischia di creare un enorme contenzioso e la potenziale nullità degli atti compiuti, finendo per bloccare gli investimenti anziché stimolarli. È lo stesso rischio presente anche in un altro atto della Giunta (la delibera assunta l’8 febbraio scorso che ridefinisce l’articolazione del Dipartimento Ambiente e Territorio) con cui si trasferiscono i procedimenti di Vas dal settore Ambiente al settore Pianificazione Territoriale. Anche in questo caso si rischia il cortocircuito controllore-controllato sia sugli atti di pianificazione della Giunta, che vedrebbero la stessa struttura che li propone e contemporaneamente li assoggetta a Vas, sia nei confronti degli atti comunali in variante agli strumenti di pianificazione regionale (come ad esempio il Piano territoriale paesistico) in cui la stessa struttura che valuta la conformità di quegli atti alla Pianificazione regionale, ancora una volta li sottopone a Vas. E così chiunque potrà chiederne l’invalidazione. Invece di semplificare la Regione, sulla Vas, fa un grande pasticcio” conclude Lunardon.

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