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Martedì e mercoledì al NuovoFilmStudio “In guerra per amore” di Pif

Martedì e mercoledì al NuovoFilmStudio: In guerra per amore

Martedì (alle 15.30 e alle 20.30) e mercoledì (alle 21.15) al NuovoFilmstudio alle Officine Solimano di piazza Rebagliati a Savona ci sarà la proiezione di “In guerra per amore”, film di Pif, con Pif, Andrea Di Stefano, Miriam Leone (Italia 2016, 99′).

New York 1943. Mentre il mondo è nel pieno della seconda guerra mondiale, Arturo vive la sua travagliata storia d’amore con Flora. I due si amano, ma lei è promessa sposa al figlio di un importante boss. Per convolare a nozze, il ragazzo deve ottenere il sì del padre della sua amata che vive in un paesino siciliano. Arturo, giovane e squattrinato, ha un solo modo per raggiungere l’isola: arruolarsi nell’esercito americano che si prepara per lo sbarco in Sicilia…

Dopo il successo di “La mafia uccide solo d’estate”, Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, torna dietro la cinepresa cercando di replicare il fortunato format del film precedente: una commedia che nasconde una visione indignata della realtà italiana passata e presente, con particolare attenzione allo strapotere mafioso in Sicilia. L’idea di partenza anche questa volta funziona: raccontare lo sbarco degli Alleati nel sud dell’Italia come un punto di svolta per le sorti non solo della Seconda Guerra Mondiale ma anche della diffusione tentacolare di Cosa Nostra. Il protagonista è solo un soldato semplice e della vita ne sa poco, figuriamoci della guerra: a prestargli il volto e la goffaggine è lo stesso Pif, sguardo costantemente perso e un po’ stralunato perfettamente in parte. Il suo Arturo ripercorre trasognato, mescolando tenerezza, umorismo e tragedia, punteggiati dalla sua stessa voce narrante, una pagina di storia, riflettendo anche sul ruolo degli Stati Uniti nella democratizzazione dei paesi dove intervengono militarmente. La ricetta di “In guerra per amore” è sempre quella: far ridere senza dimenticare le cose serie, mescolare leggerezza e gravità nel solco della grande tradizione della commedia all’italiana, tra qualche consolazione, un tocco di surrealismo e la necessaria amarezza.

Ingresso con tessera Arci.

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