Lo zibaldone

Le antiche Fortezze di Vado Ligure

Lo Zibaldone è la rubrica di curiosità di IVG: ogni mercoledì storia, cultura, aneddoti, riflessioni e scoperte della nostra provincia

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Lo Zibaldone è la rubrica di IVG su storie, racconti, aneddoti e scorci culturali della nostra provincia, curata da Sara Sacco.
Storie… storie… quante storie da raccontare: alcune si scoprono casualmente, altre affiorano prepotenti durante appassionanti ricerche, e poi aneddoti, ispirazioni, pensieri e parole…

Non tutti sanno che…

Viaggiando sul litorale in direzione di ponente, non possiamo non notare, sulle alture del Capo di Vado Ligure, in un luogo denominato La Bandita, la fortezza di Santo Stefano, sorta sullo stesso luogo dove un tempo si trovava l’omonima chiesetta, costruita dai Genovesi per il controllo del territorio e a protezione della baia dai Francesi tra il 1614 e il 1627, demolita nel 1658 sembra perché troppo costosa da mantenere e poco efficace, ma poi ricostruita nel 1757 nel contesto di un nuovo sistema difensivo completato dal colonnello Ing. Decotte.

Gli attuali resti ci ricordano l’antico imponente edificio militare: con quattro bastioni, cisterne, magazzini sotterranei, la piazza d’armi, i quartieri e una volta a prova di bomba, armata di tredici pezzi di cannone, la costruzione fu inglobata con possenti mura di cinta al più esteso Forte San Giacomo, originariamente denominato Forte San Lorenzo, costruito su più livelli e posto a salvaguardia della costa savonese. Posto su di un promontorio, il forte era ben posizionato strategicamente, ma debole rispetto ad un possibile attacco alle spalle: da qui la soluzione di creare un’unica fortezza protetta da mura e collegata da corridoi sotterranei.

Ma perché una fortificazione a Vado? Inizialmente i genovesi avevano pensato ad una costruzione difensiva dominante la rada di Vado quale edificio complementare a quello del Priamar a Savona (la cui costruzione risale al 1542-1544). Successivamente la fortezza fu utilizzata anche dai soldati guidati dai generali Bonaparte e Massena durante la prima Campagna d’Italia tra il 1792 ed il 1797.

Non tutti sanno che… un medico di Quiliano, Giobatta Garroni, che collaborò con i francesi nella direzione delle truppe durante le battaglie napoleoniche, fu nominato dallo stesso Bonaparte quale Comandante delle Forze Armate di Savona, quando la Repubblica di Genova fu dichiarata decaduta nel 1796.

Non tutti sanno che… dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 nella stessa area delle fortezze furono eseguiti dai tedeschi ulteriori lavori di fortificazione sul litorale e nell’entroterra, che prevedevano campi minati, muro antisbarco e postazioni in cemento armato (bunker), nonché batterie antiaeree e postazioni per mitragliatrici (proprio nella Fortezza di San Giacomo).

Non tutti sanno che… Alcuni anni fa era apparsa la notizia che un gruppo di ricercatori di fenomeni paranormali, ovvero moderni Ghostbusters di casa nostra, avrebbe registrato con apparecchiature speciali la voce del fantasma di un bambino provenire proprio dal Forte San Giacomo.

Non tutti sanno che… in occasione delle Giornate del FAI di Primavera il Forte San Giacomo, appartenente al Demanio pubblico dello Stato, sarà aperto straordinariamente al pubblico sabato 25 e domenica 26 marzo dalle 10 alle 17.

Lo Zibaldone è la rubrica settimanale di IVG su storia e cultura savonese, in uscita ogni mercoledì: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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