Dissenso

Finale, il sindaco scrive a Tpl Linea: “Il taglio alle corse non è corretto nè legittimo”

I tagli sono stati decisi per far fronte alle difficoltà economiche che sta attraversando l'azienda

Tpl Linea

Finale Ligure. “Non ritengo corretto né legittimo il taglio delle corse urbane che è stato preannunciato per questo territorio”. A dirlo è il sindaco di Finale Ligure, Ugo Frascherelli, che quest’oggi ha inviato al presidente di Tpl Linea Claudio Strinati (e per conoscenza anche alla Provincia di Savona, al consigliere provinciale Sergio Colombo, ai sindacati e agli altri primi cittadini del savonese) una lettera riguardante i tagli alle corse annunciati nei giorni scorsi dall’azienda di trasporto locale per far fronte alle difficoltà economiche che sta attraversando.

I tagli riguarderanno principalmente i comuni di Savona, Albenga, Cairo Montenotte e Finale Ligure. E proprio dal sindaco di Finale parte la protesta: “Il Comune di Finale Ligure per lungo tempo è stato fine corsa di due linee contrapposte sulla Riviera (Acts e Sar) oltre che per alcune direttrici verso l’entroterra (ad esempio verso Calizzano) – ricorda Frascherelli – In ragione di tale peculiarità, che comunque procedeva una ridondanza di servizi sul territorio comunale questo Comune ha sempre sostenuto un onere di contribuzione per il mantenimento del servizio di gran lunga superiore rispetto agli altri enti del territorio di pari (ma anche superiore) tensione demografica”.

“Peraltro il livello di contribuzione viene ancora oggi calcolato in base alla classe demografica del Comune ed alla consistenza delle corse per chilometri di linea che esistono sul territorio, criteri previsti dalla legge della Regione Liguria numero 37 del 2011. Nell’anno 2012 per far fronte all’incremento del costo del servizio (ma anche per porre rimedio al fatto che alcuni Comuni hanno sempre pagato meno di quanto dovuto) l’azienda ha deciso un incremento monstre del contributo pari al 40.18 per cento che per il Comune di Finale Ligure venne calcolato sul contributo consolidato rimasto inalterato nonostante la razionalizzazione delle linee conseguente all’avvio di Tpl”.

“In virtù di tali calcoli, per l’anno 2012 al mio Comune venne richiesto un contributo di 233.340 euro più altri circa 50 mila euro di ‘servizi aggiuntivi’ per le linee interne precedentemente concordate (Rsa Ruffini, Monticello, Manie). Quell’anno, in via cautelativa, il Comune versò 181.930 euro pari a quanto richiesto e versato nel 2011 al netto dell’aumento percentuale: l’amministrazione infatti si oppose al preteso aumento eccependo la diminuzione delle linee e corse e la disparità di trattamento rispetto a tutti gli altri Comuni di pari dimensione. In ragione di ciò vennero attivati una serie di consultazioni al massimo livello amministrativo e politico (sindaco e assessore Fusco per il Comune e assessore Vacca per la Provincia e Claudio Strinati per Tpl) che portarono al riconoscimento delle ragioni esposte da questo Comune e al tracciamento di un piano graduale di rientro entro dimensioni economiche accettabili, situazione certamente ben nota al consigliere Colombo”.

“Detto piano – prosegue Frascherelli – venne riassunto nella delibera consigliare numero 19 del 2013 con la quale, su proposta della stessa Provincia, il Comune accettava di versare la quota di 230.350 euro comprensiva anche dei cosiddetti ‘costi aggiuntivi’ e di attivare il piano di rientro in ragione del 10 per cento annuo di riduzione da applicare al versato dell’anno precedente sino a raggiungere la quota ritenuta appropriata per le nuove condizioni di esercizio, cioè 142.750 euro. In ragione di detto accordo il Comune di Finale Ligure nel 2014 ha versato 210.006 euro (e cioè l’importo del 2013 meno 10 per cento)”.

“Successivamente è intervenuta una nuova richiesta della Provincia, volta a riposizionare il piano di rientro già a partire dal 2015 su un importo omnicomprensivo di 166.660 euro (iva compresa) da mantenere inalterato fino all’anno 2025 e la Provincia ha formalizzato l’accettazione di tale ultimo piano che noi abbiamo recepito nella deliberazione consiliare numero 93 del 2015”.

Per questi motivi e “considerando che questo Comune ha sempre pagato quanto concordato”, il sindaco Ugo Frascherelli ritiene “non corretto né legittimo il taglio delle corse urbane che è stato preannunciato nel territorio del Comune che concorro ad amministrare”.

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