Miasmi e disagio

Ferrania, parte lo studio sperimentale di Arpal per ridurre l’impatto olfattivo

L'assessore Poggio: "Saranno coinvolti anche i residenti che dovranno compilare apposite schede per un monitoraggio più puntuale"

Cairo Montenotte. Miasmi a Ferrania e a Vispa: al via uno studio sperimentale di impatto olfattivo. Questo ciò che è stato deciso ieri durante l’incontro tra il Comune di Cairo, l’Arpal e le aziende Ferrania Ecologia, Ferrania Technologies e Cartiera Carma, ovvero soggette ad Aia.

Come spiega l’assessore cairese all’Ambiente, Alberto Poggio, “si è rilevata la disponibilità da parte dei soggetti interessati ad agire secondo quanto è stato proposto. Purtroppo non esiste in materia nessuna normativa su scala nazionale, ma si è scelto di basare lo studio sulle recenti linee guida adottate già dalla Lombardia e dalla Provincia di Trento. Non essendoci una legge precisa, se non in materia sanitaria (e non è questo il caso), si partirà con un piano di condivisione per analizzare l’impatto olfattivo mediante la simulazione di dispersione”.

In pratica, per trovare una soluzione a questo disagio odorigeno, si agirà su più fronti: con campionamenti di sostanze utilizzate dalle aziende e software appositi, ma saranno coinvolti anche i residenti che lamentano il problema. Infatti, appena i modelli saranno pronti, verranno consegnate apposite schede ai volontari che si renderanno disponibili, i quali non dovranno fare altro che annotare, ad esempio, l’ora e l’intensità degli eventuali miasmi percepiti. Queste schede saranno poi vagliate e confrontate con le altre analisi, così da avere una fotografia reale in base alle emissioni, tenuto conto che si verificheranno anche i dati delle centraline meteo in merito alla rotazione dei venti e alle condizioni atmosferiche.

“Lo studio avrà una durata di circa due-tre mesi, ma sarà possibile proseguire anche in futuro per far sì che le aziende stesse possano continuamente apportare delle migliorie – conclude Poggio – Ci auguriamo che sia il metodo giusto per risolvere il problema, soprattutto un disagio, pur non avendo nessuna legge sugli sforamenti su cui basarsi. L’obiettivo è comunque quello di ridurre l’impatto olfattivo e lavoreremo per trovare la soluzione”.

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