Raffica di manette

Controlli dei carabinieri, 5 arresti in 24 ore: fermato pusher con 80 grammi di eroina ad Albenga

Tre delle persone finite in manette devono scontare una condanna diventata esecutiva, una ha invece violato le prescrizioni disposte dal Tribunale di Sorveglianza

Albenga. Cinque arresti nelle ultime 24 ore. E’ il bilancio dei controlli sul territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Albenga che, già da alcune settimane, sono stati intensificati.

Tre delle persone finite in manette devono scontare una condanna diventata esecutiva, una ha invece violato le prescrizioni disposte dal Tribunale di Sorveglianza mentre la quinta è stata invece arrestata in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di droga.

Il pusher finito nei guai è un marocchino, di 30 anni, Jaouad Daoui, pregiudicato, molto attivo nello smercio dell’eroina sulla piazza ingauna arrestato in via dei Mille ad Albenga dai militari del Nucleo Operativo. L’uomo è stato pedinato dai carabinieri in borghese, che monitorano da giorni i vicoli del centro storico, che lo hanno fermato per un controllo trovandolo in possesso di 18 dosi di eroina già confezionate e pronte per la cessione e oltre 300 euro in banconote di vario taglio, ritenute provento illecito.

L’analisi info-investigativa e l’incrocio di accertamenti svolti dagli investigatori del N.O.R. hanno consentito di localizzare l’abitazione del pusher e procedere alla perquisizione domiciliare al termine della quale sono stati rinvenuti altri ovuli di eroina e analogo stupefacente ancora da suddividere in dosi per ulteriori 60 grammi di “droga nera” ed altri 200 euro in contanti. Il bilancio complessivo del blitz conta oltre 80 grammi di eroina e più di 500 euro di denaro, ritenuto guadagno della sua attività di pusher, sequestrati. Ulteriori accertamenti saranno effettuati dai militari sulla persona che ha affittato l’appartamento all’arrestato che risulta pregiudicato e irregolare su territorio nazionale. Il marocchino è stato rinchiuso nel carcere di Imperia in attesa della convalida di arresto.

In manette è finito anche un agricoltore albenganese di 56 anni, Giancarlo Giusto, pregiudicato, in esecuzione dell’ordine di carcerazione disposto dal Tribunale di Savona perché deve scontare una pena di quasi tre anni di reclusione. L’uomo era stato accusato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti al termine di un’operazione antidroga condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Albenga che, nell’agosto 2015, lo avevano fermato in un terreno con 4 grandi serre contenenti una piantagione di canapa indiana stimata in circa 4000 piante. L’ingauno sconterà la pena nel carcere di Imperia. I militari del Nucleo Operativo lo avevano arrestato mentre innaffiava le piante di marijuana destinate al mercato ingauno e di tutta la riviera. L’uomo si occupava della coltivazione e di ogni fase della produzione avendo cura di catalogare le piante a seconda della tipologia, mediante cartellini di riconoscimento. I militari, oltre alle 4 serre di circa 2000 mq complessivi, scoprirono anche un laboratorio completo di tutti i macchinari per la triturazione ove sequestrarono ulteriori quindici chilogrammi di sostanza già pronta per lo spaccio. Il proprietario si occupava a tempo pieno anche dell’attenta vigilanza del suo “impero economico”.

Un altro pusher marocchino, Anass Mrabet, di 36 anni, pregiudicato, è invece “incappato” ieri in un controllo dei carabinieri della Stazione di Borghetto Santo Spirito. I militari impegnati nel servizio di pattugliamento hanno fermato lo straniero e, dopo aver accertato che era stato colpito da ordine di carcerazione per l’espiazione della pena di tre anni di reclusione per detenzione ai fini di spaccio (commesso nel settembre 2016 a Ceriale) lo hanno arrestato ed accompagnato al carcere di Imperia dove sconterà la sua pena.

Una pregiudicata loanese, 39enne, Valentina Burastero, con numerosissimi precedenti per furto, è stata invece arrestata dai carabinieri della Stazione di Pietra Ligure in esecuzione dell’ordine del Tribunale di Sorveglianza di Trento che ne ha disposto l’accompagnamento in carcere in violazioni di prescrizioni impostegli durante il regime di detenzione domiciliare. La donna era stata infatti sorpresa a rubare, proprio dai carabinieri pietresi, durante le ore di libertà che l’Autorità Giudiziaria le aveva concesso. La trentanovenne è portata nel carcere di Genova Pontedecimo.

Infine oggi pomeriggio i carabinieri dalla Stazione di Finale Ligure, durante un’operazione di controllo del territorio, hanno arrestato un albanese pregiudicato, di 29 anni, Fatlind Spaho, che è risultato colpito da un ordine di carcerazione per l’espiazione di oltre 5 anni di reclusione per aver commesso tra il 2011 ed il 2014 diversi reati tra cui un tentato omicidio (commesso a Genova), un porto abusivo di armi (a Solero in provincia di Alessandria), e una violazione della normativa sull’immigrazione (Milano).

Questi arresti si aggiungono ai due che i carabinieri di Albenga e di Loano avevano fatto nei giorni scorsi: il fermo di un pusher che nascondeva la droga nelle mutande e il cliente di un bar “molesto” che aveva reagito contro i militari.

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