Antichi fasti

Cisano, ultimato il restauro della tela della Madonna del Santissimo Suffragio e delle anime del purgatorio

Sarà presentato domenica 26 marzo alle 15, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena a Cisano

Restauro Tela Madonna Cisano

Cisano sul Neva. Domenica 26 marzo alle 15, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena a Cisano, si terrà la presentazione del restauro della tela raffigurante la Madonna del Santissimo Suffragio e le anime del purgatorio.

Il restauro è frutto del lavoro congiunto dell’ufficio dei beni culturali della diocesi di Albenga-Imperia, della Soprintendenza ad archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona e della scuola regionale per la valorizzazione dei beni culturali Enaip della Lombardia.

Il dottor Franco Noberasco spiega: “Prima del 1913 l’altare facente capo alla Cappella del Santo Sepolcro presente nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena di Cisano sul Neva era dedicato alla Madonna del Santissimo Suffragio o alle Anime del Purgatorio. Le notizie storiche su tale cappella risultano comunque assai scarse. Sappiamo, però, che la seicentesca tela che ornava tale altare, recentemente restaurata, raffigurante la Madonna del Santissimo Suffragio che accoglie le suppliche in favore della sottostanti Anime purganti, mediante l’intercessione di due Santi, una Martire non meglio identificata e San Biagio vescovo e martire, subì, nel corso della prima metà del Novecento, un grave danno in occasione di uno degli annuali spostamenti al fine di allestire la Cappella del Santo Sepolcro per la funzioni della Settimana Santa”.

“Nel 1950 circa essa venne sostituita con una tela raffigurante il Sacro Cuore di Gesù, oggi appesa nel presbiterio della nostra Chiesa parrocchiale, realizzata nel 1949 dal pittore G. Rolando (di cui esistono alcune tele nella chiesa albenganese di Santa Maria in fontibus o de fontibus, tra cui un altro Sacro Cuore). Subito prima dell’anno 2000 l’antica tela venne ritrovata dall’arciprete Don Cosimo Quaranta nella cassa dell’organo, in disuso da tempo, dove era stata maldestramente ripiegata, per cui in seguito il nuovo arciprete, Don Edmondo Bianco, ha provveduto a farla restaurare”.

“In questo anno 2017, nel mese di febbraio, terminato il restauro, l’attuale arciprete don Cosimo Quaranta ha provveduto a recuperarla per cui domenica 26 marzo viene presentata al pubblico in tutta la sua bellezza emersa dopo l’accurato restauro. Allo stato attuale della ricerca non è noto chi sia l’autore della tela in questione”.

Spiegano ancora gli esperti della scuola di restauro di Enaip: “Al di là del valore dell’opera, il restauro ha rappresentato un’esperienza ‘eccezionale’ dal punto di vista tecnico, metodologico e didattico. Il dipinto aveva subito un violento danneggiamento a causa di un bombardamento e, nonostante il posteriore riassemblaggio dell’opera, risultava in pessime condizioni e manchevole di numerose porzioni; il recupero di questo manufatto ha pertanto rappresentato per Enaip una sfida stimolante”.

“Il dipinto è giunto nei laboratori della scuola privo del telaio originale, con tutti i frammenti dipinti (recuperati dopo il bombardamento) attaccati a una doppia foderatura in tela di canapa: molte porzioni pittoriche risultavano non fruibili in quanto inserite fra i pezzi originali e la tela di rifodero ed evidenti rifacimenti interessavano gran parte della superficie”.

Restauro Tela Madonna Cisano

“E’ stato necessario un primo intervento di rimozione delle due tele da rifodero e lo studio del corretto riposizionamento delle varie parti (grazie ad analisi XRF di tutte le campiture cromatiche); si è proceduto quindi alla realizzazione di inserti nelle porzioni lacunose dell’originale, alla nuova foderatura su un supporto dalle caratteristiche comportamentali idonee, alla stuccatura delle lacune di preparazione e all’esecuzione del ritocco mimetico nelle lacune pittoriche. Il restauro è stato eseguito all’interno delle attività formative, su progetto elaborato e condotto dalla docente restauratore Giovanna Scicolone, concordato con la diocesi di Albenga e diretto da Franco Boggero della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le Province di Imperia, La Spezia, Savona”.

“Sono stati coinvolti nel processo di restauro dell’opera gli studenti di diversi trienni dei Corsi abilitanti per Tecnico del restauro di Beni culturali indirizzo dipinti e completato dagli studenti del percorso quinquennale (equiparato alla laurea magistrale) per restauratore di beni culturali PFP2, nella terza annualità dedicata ai dipinti su tela antichi”.

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