Calcio

Il bis dell’Atalanta al prestigioso Trofeo Beppe Viola

Lo speciale Settore Giovanile del ct Vaniglia

atalanta

Complimenti, Atalanta. Il secondo titolo consecutivo dei nerazzurri al Trofeo Beppe Viola è stato applaudito all’unisono dai due allenatori finalisti, il bergamasco Massimo Brambilla e il serbo Zarko Lazetic, che ha legittimamente accarezzato l’impresa con il suo Partizan Belgrado ma che si è dovuto arrendere al gran gol di Fanti nella ripresa (1-0 il finale).

“Devo fare i miei complimenti ai ragazzi – ha detto il mister della Dea nel dopo partita – perché hanno tirato fuori il meglio che possono dare e nonostante la stanchezza non hanno mai mollato. Alla luce delle occasioni create, la vittoria è meritata. Noi siamo abituati a fare la partita, cercando di costruire da dietro e coinvolgere tutti i giocatori, in particolare gli esterni bassi. Ci siamo riusciti in parte, ma sono contento di aver vinto giocando il calcio che abbiamo sempre provato a fare”.

L’Atalanta per la cronaca è andata vicina al gol prima con Peli e poi con Kulisevski nel finale di primo tempo, prima di rischiare sul rigore sbagliato da Milosavljevic e sul palo su punizione di Kokir. Poi ha trovato un gran gol con un difensore, Fanti.

“Il Partizan è una squadra compatta, fisica, non è stato facile spuntarla. La partita è stata equilibrata, siamo stati bravi a risolverla con questa azione di Fanti, che è stato protagonista di una vera prodezza” ha aggiunto Brambilla. E chissà che non sia il numero 2 uno dei futuri esordienti dell’Atalanta in Serie A: “Le vittorie fanno bene ai ragazzi, costruiscono l’autostima, anche se noi guardiamo al futuro: abbiamo visto debuttare in A alcuni classe ’99 vincitori del Trofeo Beppe Viola dello scorso anno, speriamo adesso che quest’ultimo successo sia di buon auspicio anche per i 2000”.

Dall’altro lato, Zarko Lazetic in un misto di delusione e ammirazione: “Faccio i miei complimenti agli avversari – le parole del tecnico serbo – con i quali abbiamo dato vita a una buona partita, fra due squadra che giocano molto bene e credo rappresentino il top per la categoria Allievi europea, sia a livello tattico sia tecnico. Noi abbiamo fallito un rigore, colpito un palo e subito gol su una palla persa, ma è il calcio. Sono contento di quanto fatto dai ragazzi, considerato che anche noi abbiamo dovuto rinunciare a cinque pedine impegnate con le nazionali, fra cui Markovic che ha dovuto saltare la finale”.

“Voglio complimentarmi, infine, con gli organizzatori del torneo: torniamo in Serbia con un’ottima impressione, con il premio di capocannoniere per Nikola Novic ( sotto tono nel match più importante), e con quello di miglior giocatore per Jovan Kokir e speriamo di poter partecipare nuovamente  in futuro”.

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