In piazza

Balneari, folta delegazione savonese per la protesta sulle concessioni: “Riforma vera e per la categoria” fotogallery

Tantissimi gli imprenditori del settore davanti a Montecitorio: urla, slogan e contestazioni

Liguria. Proprio nel periodo di inizio ormai di una nuova stagione estiva restano le incertezze sui balneari alle prese con una lunga e difficile vertenza sulle concessioni demaniali e l’applicazione della direttiva Bolkestein. Nel mirino della categoria il recente Ddl varato dal Governo che secondo i proprietari degli stabilimenti balneari non fornisce adeguate garanzie e tutele: la proroga di 30 anni chiesta dai balneari è ferma al palo.

E così questa mattina, davanti a Montecitorio, i balneari italiani si sono nuovamente radunati per una protesta in piazza: nutrita la delegazione savonese e ligure, con l’associazione Donnedamare, i rappresentanti di categoria e molti imprenditori del settore arrivati dalla riviera e dal ponente per partecipare alla manifestazione. Presenti anche il capogruppo di Forza Italia in Regione Angelo Vaccarezza e l’assessore regionale Marco Scajola, da tempo vicini alla categoria dei balneari con numerosi incontri e iniziative sul tema delle concessioni demaniali.

Attualmente una delegazione di balneari è ricevuta dal premier Gentiloni che ha voluto ascoltare le ragioni della protesta. Certamente una manifestazione che ha visto molto rabbia da parte dei balneari, armati di fischietti e non sono mancate frasi di pesante contestazione, urla e cori.

“I balneari non possono più aspettare e chiedono quelle garanzie necessarie a proseguire la loro attività imprenditoriale. Dal Governo ci aspettiamo oggi quelle risposte che da tempo la categoria attende”.

“Siamo qui per sostenere le nostre imprese, le famiglie, da chi vorrebbe cancellare la nostra storia! La Liguria c’è!” ha detto l’assessore regionale Marco Scajola.

Ecco il video di Bettina Bolla, presidente dell’associazione Donnedamare:

Al fianco dei balneari si sono schierati anche gli ambulanti e i commercianti. Tutti uniti e tutti in contro la legge europea Bolkestein. Va ricordato che la direttiva europea Bolkestein, approvata nel 2006, prevede, tra i vari punti, l’obbligo di rimessa al bando delle concessioni di spazi pubblici e beni demaniali in scadenza. Ciò, aprirebbe la strada a concorsi ed aste per ottenere in concessione ad esempio spazi di strade o piazze occupate da mercatini o ambulanti, spiagge e altri luoghi demaniali presso laghi e fiumi. Quindi l’obiettivo della Bolkestein sarebbe quello di favorire il libero mercato dei servizi e l’abbattimento delle barriere tra i Paesi dell’UE.

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