Liguria del gusto

Altro che i biscotti di Banderas, la colazione ligure è con quelli del Lagaccio e quelli della Salute

"Liguria del gusto e quant'altro" è la rubrica gastronomica di IVG, ogni lunedì e venerdì

Liguria del Gusto

“Liguria del gusto e quant’altro” è il titolo di questa rubrica curata da noi, Elisa (alla scrittura) e Stefano (alle ricerche), per raccontare i gusti, i sapori, le ricette e i protagonisti della storia enogastronomica della Liguria. Una rubrica come ce ne sono tante, si potrà obiettare. Vero, ma diversa perché cercheremo di proporre non solo personaggi, locali e ricette di moda ma anche le particolarità, le curiosità, quello che, insomma, nutre non solo il corpo ma anche la mente con frammenti di passato, di cultura materiale, di sapori che si tramandano da generazioni. Pillole di gusto per palati ligustici.

elisa stefano pezzini

Chissà se Banderas in versione mugnaio ne ha mai sentito parlare. Eppure, per noi ligustici (soprattutto quelli un po’ più anziani), la colazione non è colazione senza un biscotto della salute o, addirittura, del Lagaccio… Ovviamente inzuppato in una tazza di caffelatte (ok, c’è anche chi preferisce la focaccia inzuppata nel caffelatte, e buona che è, ma oggi parliamo di dolci)! Eppure, pur assomigliandosi, i biscotti del Lagaccio e quelli della salute sono diversi. Scopriamolo.

I Biscotti del Lagaccio sono biscotti originari del quartiere del Lagaccio, a Genova. Questo tipo di biscotto veniva un tempo chiamato, soprattutto nell’ovadese, anche biscotto della salute. In realtà, si tratta due prodotti distinti provenienti dalla medesima, antica tradizione ligure e del basso Piemonte. Mentre un tempo la principale differenza fra i due era la presenza fra gli ingredienti del Lagaccio di liquore o essenza di anice, nel corso del XX secolo i due prodotti si sono sempre più differenziati a livello merceologico e commerciale. Il Biscotto del Lagaccio si è affermato come prodotto di nicchia, più simile alla “pasticceria secca”, grazie all’attività sia di produttori artigianali che di piccole aziende locali.

Il Biscotto della Salute (o Biscotto Salute, nella denominazione commerciale) ha visto svilupparsi dai primi del Novecento una importante produzione industriale, con buone fortune commerciali, identificandosi, diversamente dal Lagaccio, più come fetta biscottata dolce, da prima colazione, che non come prodotto di pasticceria. Nacquero nel 1593 nel quartiere del Lagaccio, a Genova, nei pressi del bacino artificiale omonimo voluto da Andrea Doria, colmato negli anni sessanta, dove all’epoca un forno incominciò a produrre questo tipo di biscotti. All’origine erano semplici fette di pane biscottate che servivano per la conservazione in barca. È molto adatto per le prime colazioni o per spuntini. Tuttora è prodotto da alcune industrie dolciarie intorno a Genova e, in generale, in Liguria e a Ovada e Voltaggio, nel basso Piemonte.

Si tratta di una fetta biscottata di caratteristiche intermedie tra quelle del biscotto (più ricco a livello nutrizionale) e la fetta biscottata, più leggera. Presenta delle affinità col Biscotti del Lagaccio, trovando le sue origini nelle antiche ricette genovesi sin dal XVI secolo. I marinai avevano la necessità di consumare alimenti nutrienti e conservabili, anche nelle cattive condizioni delle stive delle navi. Così già nell’antichità si svilupparono biscotti secchi (galletta) e prodotti biscottati. La fetta biscottata, grazie al processo di tostatura, ha un tasso di umidità assai basso (circa il 3%) che evitando la formazione di muffe dà al prodotto una lunga durabilità. Il suo processo produttivo è per alcuni aspetti affine a quello del panettone e si caratterizza per la lenta lievitazione naturale e la stagionatura dei “pani” precedente il taglio delle fette e la loro tostatura. Così facendo si ottiene il naturale sviluppo delle fragranze tipiche di questo antico prodotto. La tecnica di cuocere pani, di affettarli e tostarli è stata ovviamente declinata nel tempo in modi diversi. Sono nati così prodotti ricchi e nutrienti fra i cui ingredienti troviamo il burro, il miele, il latte e, nei Biscotti del Lagaccio anche il liquore all’anice. Va ricordato che il termine “salute” sino a tempi molto recenti era associato non già alla dieteticità e povertà calorica degli alimenti, ma alla loro ricchezza.

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