Integrazione positiva

Albenga, i migranti puliscono il Battistero: “Amiamo l’Italia, il nostro futuro lo immaginiamo qui” fotogallery

Sono ospitati nell'ex convento di Sant'Agostino a Loano e tutti i mercoledì ripuliscono l’interno e l’esterno del Battistero ingauno

Albenga. Si chiamano Frank e Best e hanno rispettivamente 24 e 26 anni. Sono due giovani ragazzi nigeriani che da qualche mese hanno trovato accoglienza presso l’ex convento di Sant’Agostino, a Loano: una struttura gestita dalla Fondazione Ceis a seguito di un accordo stretto con la prefettura.

Tutti i mercoledì, e sempre accompagnati da un operatore della cooperativa, i due ragazzi si recano ad Albenga e ripuliscono l’interno e l’esterno del Battistero.

L’arrivo di questi migranti, alla fine dello scorso anno, aveva scatenato non poche proteste tra i loanesi. Tuttavia oggi l’immagine di questi due giovani ragazzi che con scope alla mano pulivano un luogo di culto cattolico come il Battistero, ha strappato più di un sorriso di approvazione tra i residenti e i turisti a passeggio nel centro storico ingauno.

Frank e Best, in possesso del regolare permesso di soggiorno, stanno seguendo un percorso di inserimento graduale all’interno della nostra società. Lo stanno facendo attraverso un’opera di volontariato, andando a ripulire dove c’è bisogno, ma lo stanno facendo anche dal punto di vista scolastico. Ogni settimana, infatti, seguono un corso per imparare la lingua italiana presso il CPIA di Albenga.

I profughi ripuliscono i luoghi di culto di Albenga

I due giovani hanno già imparato qualche parola in italiano, tuttavia per comunicare con gli operatori del settore, e in generale con le persone, si esprimono in inglese. Abbiamo chiesto loro come si trovano qui in Italia e in particolare a Loano, dove vivono: “Noi amiamo l’Italia e ci piace vivere qui”  hanno risposto.

Nei paesi dai quali fuggono è difficile condurre una vita normale e dignitosa, ma soprattutto non è facile immaginare un futuro: “A noi piacerebbe restare qui in Italia, qui immaginiamo il nostro futuro. Vogliamo integrarci dando il nostro contributo come tutti” hanno risposto i due ragazzi con la voce carica di speranza.

 

leggi anche
Profughi al lavoro all'Acquasola
Prima di iniziare
Loano, i profughi pronti a svolgere “lavori socialmente utili” a favore della città

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.