Reazioni

Albenga, la Regione “boccia” il Puc. Forza Italia: “Nessuno rubi al Pd la paternità del Piano”

Ieri è stato reso noto l'esito (negativo) della Valutazione Ambientale Strategica effettuata dai tecnici regionali sul Puc

Albenga - veduta aerea

Albenga. “Nessuno rubi al Partito Democratico la primogenitura del Puc di Albenga”. E’ questa la ironica richiesta che arriva dai consiglieri di minoranza di Forza Italia Eraldo Ciangherotti e Ginetta Perrone all’indomani della “bocciatura” del Piano Urbanistico Comunale da parte della Regione.

Ieri è stato reso noto l’esito della Valutazione Ambientale Strategica effettuata dai tecnici regionali sul Puc approvato l’anno scorso dal Comune di Albenga. Il documento è tutt’altro che positivo e contiene 55 osservazioni che mettono in discussione le gran parte dei contenuti del Piano elaborato dallo studio Caire.

Una bocciatura che oggi fa anche in parte “gongolare” gli avversari dell’amministrazione del sindaco Giorgio Cangiano. Ciangherotti e Perrone fanno notare che ciascuna delle 55 prescrizioni ricevute dalla Regione ha avuto “per la collettività un costo di circa 13.300 euro o, se piace di più, oltre 730 mila euro di mutui (600 mila euro tra il 2006 e il 2008 oltre interessi) buttati nel cestino per un Puc da rifare da capo”.

“Per questa ragione noi di Forza Italia abbiamo votato contro alla delibera di adozione del 22 ottobre 2015 ed ancora adesso non non riusciamo a capire le ragioni che hanno spinto l’architetto Di Lieto del M5S a fare da stampella al Partito Democratico, approvando il Puc convintamente con il suo voto determinante”.

“Ci auguriamo a questo punto che la Caire, cooperativa architetti ed ingegneri di Reggio Emilia scelta nel 2006 proprio dal Partito Democratico ed in particolare dall’onorevole Franco Vazio, allora vicesindaco ed assessore all’urbanistica, non chieda un euro di più per rifare una pianificazione urbanistica corretta ed adeguata, per la quale è già stata lautamente pagata”.

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