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Aikido – le pieghe dell’ hakama

Tornando all’ Hakama, quella specie di gonna pantalone blu scura o nera che indossano i nostri Maestri di Aikido o comunque tutti gli Aikidoka, (praticanti di Aikido,) che abbiano raggiunto il grado di Shodan, letteralmente “primo scalino”, (e quindi potremmo dire inizio di un nuovo percorso da “cintura nera”), non possiamo non parlare del significato tutt’altro che casuale o estetico che hanno le 7 pieghe, 5 davanti e 2 dietro, che la caratterizzano.
Sicuramente, per noi occidentali, è singolare il fatto che non sia simmetrica e che indossare l’ hakama e praticare con essa indosso inizialmente sia tutt’altro che facile, ma dobbiamo anche dire che essa poi diventa parte dell’ Aikidoka stesso che non la lascerebbe mai.
Si potrebbe ridicolizzare volgarmente la questione dicendo che l’ Aikidoka, una volta indossata l’ hakama, non vuole più toglierla, perchè anche piegarla e lavarla sono attività piuttosto complesse e che non richiedono poco tempo, ma potremmo dirvi che anche la cura e l’attenzione con cui si deve ripiegare l’ hakama (e lo stesso, ovviamente, vale anche per il semplice keikoji), fanno parte dell’allenamento dell’ Aikidoka, quasi a ricordargli che egli è impegnato nel perseguire la via del budo.
Senza complicare ulteriormente le cose, torniamo alle nostre pieghe, 7, ciascuna delle quali raccoglie un forte significato, che va letto considerando che i samurai non praticavano le arti marziali per diletto, ma per salvaguardare la loro vita o quella di altri. I precetti corrispondenti alle pieghe dell’ hakama che i samurai dovevano impegnarsi a seguire dunque sono:

– YUKI, il coraggio (il vero coraggio non è essere imprudenti, bensì essere consapevoli e forti;

– JIN, la benevolenza (è l’intensità del tuo allenamento che ti rende forte ed agile, ma questa tua potenza, non deve essere fine a se stessa, bensì usata per aiutare il prossimo);

– GI, la giustizia, integrità, correttezza (la vera giustizia deve sorgere da te stesso, non dall’esterno. Devi sempre essere giusto ed onesto nei rapporti col prossimo, senza incertezze);

– REI, l’etichetta, il comportamento (non occorre dimostrare che sei forte, non è questo che ti fa rispettare. Devi essere rispettoso degli altri, anche dei nemici);

– MAKOTO, la sincerità, l’ onestà (non fare promesse ma agisci con sincerità ed onestà);

– CHUGI, la fedeltà, devozione;

– MEIYO, l’onore, la dignità (le tue azioni sono il riflesso di ciò che sei realmente, non puoi fuggire da te stesso).

Le cose da dire sull’ hakama sarebbero ancora molte, ma per ora ci “accontentiamo” di questi 7 precetti, (ricordati anche come le 7 virtù dei samurai), che comunque rappresentano già lo spunto per parecchie riflessioni, anche attualizzate ai giorni nostri.

S.P.

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