Tutele

Accordo Ue-Canada, l’assessore Mai: “Difenderemo le nostre eccellenze e prodotti tipici”

stefano mai

Liguria. “L’accordo economico e commerciale tra Ue e Canada apre la porta al grave rischio di invasione sul nostro mercato e sulle nostre tavole di prodotti Ogm delle grandi multinazionali. Pertanto ci opporremo in ogni sede istituzionale perché il governo italiano non ratifichi il Ceta che esporrebbe le nostre micro, piccole e medie imprese del comparto dell’agroalimentare alla concorrenza sleale di prodotti a basso costo, con nomi fuorvianti come il noto Parmesan, decisamente una brutta copia del nostrano Parmigiano”.

Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai rispondendo a un’interrogazione in consiglio regionale presentata dal capogruppo della Lega Nord Alessandro Piana in merito al Ceta, l’accordo economico commerciale tra Ue e Canada, di recente approvato dal Parlamento europeo.

“Come Regione – spiega l’assessore Mai – puntiamo sulla valorizzazione delle nostre tipicità dell’agroalimentare e sulla promozione della qualità dei nostri prodotti per rendere sempre più consapevoli i consumatori: il terreno su cui possiamo e dobbiamo battere la concorrenza sleale dell’invasione di prodotti a basso costo è quello dell’eccellenza”.

Pesto alla genovese ed altri prodotti tipici in pericolo a causa dell’accordo truffa CETA, che favorisce le multinazionali a discapito dei consumatori e delle nostre aziende. Oggi in consiglio regionale è stata discussa l’interrogazione presentata dal capogruppo del Carroccio Alessandro Piana sul programma di libero scambio commerciale tra UE e Canada (CETA) votato il mese scorso a Strasburgo tra mille polemiche con il parere contrario della Lega Nord.

“Quello che è stato approvato dal Parlamento europeo – spiega Piana – è una vergogna. Con l’accordo truffa, infatti, si consente una concorrenza sleale. Il concreto rischio è che le grandi multinazionali producano imitazioni dei nostri prodotti tipici e poi li rivendano a basso costo nei supermercati. Noi non vogliamo il finto ‘parmesan cheese’ sulle nostre tavole, ma in pericolo c’è anche il pesto alla genovese”.

“Con riferimento alla Liguria, oltre ai prodotti ad Indicazione Geografica, sono classificati DOP l’olio extravergine di oliva Riviera Ligure e il basilico genovese; IGP le acciughe sotto sale del Mar Ligure e la focaccia col formaggio di Recco; DOC i vini Sciacchetrà delle Cinque Terre, Rossese di Dolceacqua, Ormeasco di Pornassio e quelli della Riviera Ligure di Ponente, Colli di Luni, Colline di Levanto, Golfo del Tigullio-Portofino, Val Polcevera. Le certificazioni sono il risultato dell’attività e del sacrificio di intere famiglie e piccoli imprenditori liguri che rappresentano un’eccellenza di rilievo internazionale da tutelare costantemente”.

“Oggi in aula l’Assessore Stefano Mai ci ha assicurato che Regione Liguria è in prima linea per vigilare sul concreto rischio di concorrenza sleale e per difendere le nostre aziende dalle ingiustizie della UE. Se gli uffici regionali hanno riferito che non ci sarebbero pericoli immediati per l’import e l’export, l’Assessore ha comunque garantito il suo impegno per evitare che ci rimettano lavoratori ed imprese sul territorio. In tal senso, nel nuovo Piano di sviluppo rurale della Regione è previsto il potenziamento delle attività di informazione e promozione dei prodotti DOP, IGP, DOC e di tutte le altre IG agricole ed alimentari”.

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