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Zootecnia, sindacati: “Regione smobilita Ara e licenzia i dipendenti”

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil il 17 gennaio avevano chiesto un incontro urgente al Presidente Toti e agli Assessori Mai e Viale, ma la risposta "è stata il silenzio"

Mucche zootecnia allevamento
Foto d'archivio

Genova. “Nella giornata di oggi risulterebbe siano stati licenziati 8 lavoratori su 18 dipendenti di ARA (Associazione regionale allevatori) della Liguria. La motivazione addotta da Francesco Renzoni, commissario regionale di ARA è il taglio dei finanziamenti regionali: in fase di stesura e approvazione del bilancio 2017 la giunta Toti ha deciso di dimezzare il finanziamento alla Associazione allevatori del nostro territorio”. A denunciarlo sono Cgil, Cisl e Uil.

“Renzoni – spiegano – è stato designato commissario da AIA (Associazione italiana allevatori nazionale), nata nel 1944 e riconosciuta Ente morale con decreto del Presidente della Repubblica nel 1950. AIA, attraverso le Associazioni regionali, opera sul territorio come strumento tecnico-economico del Ministero delle Politiche agricole e delle Regioni. L’Associazione Regionale Allevatori della Liguria, seppur con un numero ridotto di dipendenti rispetto agli anni scorsi, ricopre un ruolo molto importante per la nostra regione, in particolare è al servizio della zootecnia ligure nel fornire assistenza tecnica ai produttori anche mediante il laboratorio di analisi; migliorare la produzione animale e valorizzare i prodotti derivati in Liguria; operare nel quadro delle direttive generali dell’AIA, di cui è socia; svolgere un ruolo di rappresentanza a livello regionale e nazionale per gli allevatori liguri. Svolge inoltre attività di anagrafe zootecnia, ovina e bovina per la Asl ligure. In pratica tutela e controlla gli allevamenti a favore delle tipicità liguri e dei consumatori”.

“Il ruolo dell’allevamento, a fianco a quello dell’agricoltura, rappresenta un volano non solo per la sussistenza di una realtà economica, ma anche per lo sviluppo, la difesa e la tutela del nostro fragile territorio e per l’incremento del turismo nell’entroterra da troppi decenni abbandonato a se stesso. L’agricoltura, l’allevamento ovino e bovino e l’attività forestale svolgono un ruolo di “custodia” fondamentale del territorio a beneficio per tutta la collettività”.

“Occorre ricordare che dei 5.421 kmq della Liguria, il 25% (1.385 kmq) è indirizzato alle attività agricole, mentre il 62,6% (3.394 kmq) rappresenta la superficie forestale. In particolare il settore zootecnico copre circa il 35% dell’intero territorio regionale, tutelando e presidiando il territorio, ma anche dando lavoro a circa mille imprenditori agricoli e portando alla produzione di derivati di grande rilievo (basta pensare ai 17 formaggi tipici liguri fatti solo ed esclusivamente con latte della regione e alla carne di qualità certificata ottenuta dai pregiati bovini di Razza Piemontese). Di fronte al taglio dei fondi ad ARA e dopo una riunione col dottor Renzoni, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil il 17 gennaio avevano chiesto un incontro urgente al Presidente Toti e agli Assessori Mai e Viale. Ma la risposta, anziché un tavolo di lavoro e anziché fondi per sostenere l’allevamento, è stata il silenzio e, oggi, le lettere di licenziamento”.

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