Carrara. Dalla Liguria a Carrara per annunciare una protesta clamorosa anche a costo di essere denunciato per interruzione di pubblico servizio. Ma con un obiettivo chiaro e preciso: sostenere fino in fondo il diritto dei balneari di lavorare e di mantenere vive le loro aziende che viceversa rischierebbero l’estinzione.
Angelo Vaccarezza, consigliere in Regione per Forza Italia, tra i primi in Liguria a sostenere questa categoria, non è mai stato abituato a mandarle a dire. Anzi, preferisce essere schietto e diretto per farsi capire e colpire al cuore coloro che non la pensano come lui.
Sui balneari è categorico: “Sono afflitti da un male difficile da curare. Ma il tumore è a Bologna, nella sede della Regione dell’Emilia Romagna. La differenza tra chi la pensa tra un modo e un altro è semplice: non è pro o contro questo Ddl che fa schifo ed è irricevibile, nel merito e nella forma. La differenza sta a chi è disposto a prendersi una denuncia per interruzione di pubblico servizio e chi non è disposto a protestare. Noi dobbiamo pensare a bloccare invece la città di Bologna. Il resto sono parole e siamo stanchi e stufi di ascoltarle”.
Parole forti e dure che ha pronunciato a Carrara dove è in corso “Balnearia”, la grande fiera del settore. Con lui anche l’assessore regionale Marco Scajola che difende le imprese balneari non solo della Liguria ma del resto d’Italia.