Toirano. Sono stati completati in questi giorni i lavori di ristrutturazione del ponte di legno della Fascetta a Toirano. Di conseguenza, il sindaco Gianfranca Lionetti ha revocato l’ordinanza con cui il 18 novembre scorso il suo vice, Giuseppe De Fezza, aveva disposto il divieto di transito: ora, dunque, è di nuovo possibile attraversare il ponte che collega tra loro largo 12 Agosto 1944 e piazza della Fascetta.
Lo scorso 17 novembre i tecnici del Comune avevano notato il cedimento di parte della pavimentazione. Di conseguenza il vice sindaco aveva predisposto un’ordinanza che ne stabiliva la chiusura in attesa dell’avvio dei lavori di sistemazione.
A fine gennaio gli operai incaricati dal Comune hanno dato il via ai lavori procedendo con “il consolidamento delle spalle in legno, l’inserimento delle piastre integrative in acciaio zincato, la sostituzione delle travi di sostegno della pavimentazione e di tutto il pattame in legno. La struttura – precisava qualche giorno fa De Fezza – sarà interamente trattata con appositi prodotti protettivi e conservativi. Si procederà successivamente con un idoneo piano di manutenzione dell’opera. In corso le opere edili per il corretto deflusso delle acque meteoriche e per tenere la struttura lignea isolata dall’acqua. Sono al vaglio alcune soluzioni per evitare il transito dei ciclomotori”.
Secondo quanto accertato, a determinare il prococe invecchiamento del ponte (realizzato in legno lamellare, un materiale di qualità ma che necessita di particolari manutenzioni), sono state “la scarsa manutenzione ed un ‘errore costruttivo-esecutivo’. Durante l’esecuzione dei lavori dovevano essere tenuti alcuni accorgimenti ‘pratici’ di quelli che non si imparano a scuola, ma che vengono tramandati verbalmente ‘da muratore a muratore’ o ‘da carpentiere a carpentiere’ (nozioni che purtroppo i tecnici molte delle volte non hanno e qui mi riferisco ad eventuali direttori dei lavori o progettisti di quel tempo)”.
Nello specifico: “Il punto di appoggio del ponte si trova ad una quota inferiore rispetto alla pavimentazione della piazza e del marciapiede. Durante le piogge l’acqua che scorre sulla pavimentazione superiore si infiltra nella zona di appoggio del ponte. Risultato, l’acqua bagna il legno, il legno marcisce e ne compromette la struttura. Inoltre, sia la pavimentazione della piazza che quella del marciapiede sono state realizzate contro le travi del ponte, questo oltre ai detti problemi di ristagno dell’acqua, dovuto alla mancanza di ventilazione, comportano anche dei problemi sulla dilatazione del materiale. Il legno è un materiale naturale che per tanto ‘si muove’, essendo costipato da una parte e dall’altra questi movimenti alla lunga creano delle cavillature nel legno”.
Queste ragioni hanno portato “ad un precoce invecchiamento del ponte, compromettendo l’appoggio delle due travi laterali. Relativamente alla pavimentazione del ponte è stato riscontrato inoltre un cedimento dei travetti, causato quasi sicuramente dall’attrito dei motocicli”.
“Va ribadito e sottolineato – aggiungeva ancora De Fezza – che un ponte per uso pedonale è dimensionato per il flusso di più pedoni e tiene conto del carico di folla, solitamente nel dimensionamento il carico che si utilizza è di circa 600 chili per metro quadro. Ciò non vuol dire che il ponte sia funzionale per una moto che arriva a tutta velocità e che scatena ulteriori forze dinamiche per la quale il ponte non è dimensionato”.