Da nord a sud

Si fingevano avvocati, appartenenti alle forze dell’ordine e corrieri per truffare: 15 arresti, avevano colpito anche a Savona

A smascherare i raggiri sono stati i carabinieri di La Spezia al termine di una complessa indagine

carabinieri

Savona. Da una banca di La Spezia fino ad arrivare a decine di città italiane, da nord a sud della penisola, e tra queste anche Savona. Sono i contorni dell’operazione Sciacallo, condotta dai carabinieri spezzini, che ha permesso di svelare decine di truffe ad anziani, ditte ed esercizi commerciali. Alle prime luci di oggi è scattato il blitz, in collaborazione con i militari di Napoli, che ha portato all’arresto di 15 persone e al sequestro preventivo di 22 veicoli, mentre sono complessivamente 38 le persone indagate.

Tutto è iniziato nello scorso giugno, dopo la segnalazione di alcuni impiegati di un istituto di credito e di un testimone di una possibile truffa in atto. Gli impiegati, infatti, si erano insospettiti della inconsueta richiesta da parte di un’anziana cliente di prelevare una somma di denaro contante per poter pagare la cauzione richiesta da un avvocato, per conto di sua figlia, rimasta coinvolta in un incidente stradale. Gli accertamenti, oltre a portare all’individuazione di un autonoleggio di Napoli quale punto di riferimento per i trasfertisti delle truffe, hanno accertato i diversi modus operandi utilizzati dai criminali contro persone anziane e commercianti.

Gli investigatori hanno scoperto 35 truffe tra giugno e novembre 2016, nelle province di La Spezia, Genova, Savona, Imperia, Torino, Alessandria, Biella, Verbania, Firenze, Pistoia, Siena, Grosseto, Perugia, Ravenna, Bari e Foggia e 14 truffe, tra settembre e novembre 2016, simulandosi dipendenti di spedizionieri, ai danni di ditte o esercizi commerciali ubicati nelle province di Milano, Brescia, Varese, Torino, Novara, Vercelli, Firenze, Pistoia e Modena. Il bottino stimato supera i 100 mila euro.

Gli arrestati, che agivano uniti in gruppi spacciandosi per avvocati, appartenenti alla forze dell’ordine e corrieri, sono accusati di associazione a delinquere e truffa aggravata. Alcuni di loro sono risultati legati alla criminalità organizzata. I carabinieri hanno anche identificato il titolare di una ditta di autonoleggio di Napoli come presunto componente dell’organizzazione criminale, a cui risultano intestate le autovetture che venivano usate dai “trasfertisti” per andare a compiere le truffe. I militari sono anche risaliti ad un membro dell’organizzazione che era titolare di una ditta di autonoleggio di Napoli, cui risultano intestate le autovetture che sono oggetto di sequestro ed utilizzate dai malviventi per spostarsi sul territorio nazionale per portare a compimento le truffe.

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