Albenga. “Sono convinto che un ospedale nuovo come quello di Albenga non può finire in mano ai privati. Bisogna farlo funzionare al meglio, lavorando per una sua complementarietà con il Santa Corona e dare, quindi, una offerta sanitaria completa e integrata al ponente savonese”. Così il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano è tornato a parlare della sanità albenganese: l’attesa mozione sulla difesa del Dea di II livello per il nosocomio di Pietra Ligure, con allegato la proposta di ospedale unico con Albenga, è stata rinviata dalla discussione del Consiglio regionale.
Dunque, situazione ancora in stand by nonostante la Regione Liguria sembra voglia tirare dritto sulla linea della privatizzazione secondo quanto stabilito dalla delibera approvata dalla giunta regionale. “Credo che assegnare in toto ai privati il nostro ospedale non sarebbe una cosa buona e opportuna in termini di risposte e assistenza che il territorio albenganese vuole e merita: non potrebbero essere garantiti a tutti gli stessi servizi sanitari, con gravi ripercussioni per l’utenza e per molti cittadini del nostro comprensorio” aggiunge ancora il primo cittadino albenganese.
“Per tutto l’albenganese serve un punto di riferimento sanitario forte e che mantenga una connotazione di natura pubblica. Se il privato decidesse di non portare avanti più il suo percorso sanitario allora cosa accadrebbe? L’ospedale chiude? Ritengo che sia una questione troppo importante e delicata ed è giusto affrontarla coinvolgendo il territorio: anche per questo mi auguro che a breve si svolgeranno gli incontri istituzionali del caso per capire quale sarà il futuro del nostro ospedale”.
“L’assessore Viale e la Regione devono darci spiegazioni anche rispetto ad un indirizzo che non era mai stato discusso nelle precedenti conferenze dei sindaci, nelle quali, invece, erano state fornite apparenti garanzie sul nostro ospedale, avallate da una stessa visita che il vice presidente della Regione aveva fatto proprio nei reparti del nosocomio di Albenga” conclude il sindaco Cangiano.
A condividere le preoccupazioni del sindaco Cangiano è il Centro Pannunzio, “che si è battuto in difesa dell’ospedale di Albenga”. Il presidente Pier Franco Quaglieni esprime “solidarietà e consenso al sindaco di Albenga. L’ipotesi di privatizzazione del nosocomio ingauno è un arretramento dei diritti dei cittadini del comprensorio perché solo la Sanità pubblica può offrire servizi adeguati ed eguali a tutti. Il diritto costituzionale alla salute ne uscirebbe leso in modo irrimediabile. Dalla perdita del pronto soccorso ad Albenga in poi c’è stato un impoverimento dei diritti dei cittadini. La sanità privata deve incardinarsi in quella pubblica e non sostituirla in un’ottica liberistica non accettabile”.