Sostegno

Bologna indagato per l’ordinanza anti-profughi, la solidarietà della Lega Nord

"Ai sindaci indagati dalla Procura di Savona più della solidarietà, deve andare il pieno ed incondizionato appoggio politico del centrodestra"

franco bologna

Regione. “La Lega Nord Liguria sta con Enzo e Franco”. A dirlo sono il capogruppo e il consigliere regionale del Carroccio Alessandro Piana e Stefania Pucciarelli, che così danno il loro sostegno ai sindaci di Alassio e Carcare Enzo Canepa e Franco Bologna, entrambi finiti “nei guai” per le ordinanze anti-migranti emesse dalle loro amministrazioni comunali nei mesi scorsi.

“Dopo il primo cittadino di Alassio, Enzo Canepa, ora anche quello di Carcare, Franco Bologna, è finito sotto accusa per l’ordinanza, emessa dai sindaci allo scopo di tutelare e garantire il diritto alla sicurezza sanitaria di tutti i cittadini – ricordano Piana e Pucciarelli – Il provvedimento, infatti, prevede il divieto di dimora, anche occasionale, sul territorio comunale per tutte le persone, migranti irregolari o clandestini, prive di certificato medico, ovvero che non si sottopongono a visite e normali cure, provenienti da Paesi dell’area afro-asiatica ad alta incidenza di malattie infettive, potenzialmente pericolose per la salute degli altri”.

“Lo Stato – spiegano – vorrebbe sui territori soltanto sindaci esattori di tasse e tributi e non difensori dei loro concittadini. Quindi, nello svolgimento di questa importante funzione, i primi cittadini non possono essere intimiditi o condizionati. Il diritto alla tutela sanitaria non deve essere prevaricato in nome di chissà quali principi di stampo buonista. Invero, tale diritto viene prima di tutto e deve essere tutelato, garantito, preservato anche nell’interesse personale degli stessi migranti (regolari, irregolari o clandestini)”.

“A nessuno deve essere data la possibilità di mettere in pericolo la salute degli altri, anche solo potenzialmente. Chiunque agisca in questo modo, senza sottoporsi a visite e cure mediche, è un irresponsabile verso se stesso e verso gli altri, soprattutto sapendo di provenire da paesi a rischio”.

“Non si capisce su quali basi la procura savonese abbia indagato i sindaci per avere svolto appieno il proprio ruolo e cioè la salvaguardia della salute dei cittadini, italiani o stranieri che siano. Sarebbe opportuno, a tutela delle persone, che anche gli altri sindaci della Liguria (e non solo) adottassero simili ordinanze”, concludono Piana e Pucciarelli.

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